Zootecnia, oltre 1.000 scienziati hanno aderito a Dichiarazione Dublino

Zootecnia, oltre 1.000 scienziati hanno aderito a Dichiarazione Dublino

Pubblicati atti sul ruolo carne per salute ma anche ambiente ed economia

Milano, 23 mag. (askanews) – Sono un migliaio gli scienziati di tutto il mondo che hanno sottoscritto la Dichiarazione di Dublino, il documento elaborato dal Vertice internazionale sul ruolo della carne nella società a fine ottobre 2022 che ha l’obiettivo di raccogliere letteratura scientifica sui benefici nutrizionali, economici e ambientali della produzione di carne. Gli atti ufficiali della Dichiarazione sono ora pubblicati su Animal Frontiers, la rivista ufficiale dell’American society of animal science, della Federazione europea di scienze animali e dell’American meat science association.

“In un contesto in cui il dibattito intorno alla produzione e al consumo di carne è sempre più polarizzato, la Dichiarazione di Dublino assume un valore eccezionale – dice Giuseppe Pulina, presidente di Carni Sostenibili, l’organizzazione che promuove il consumo consapevole e la produzione sostenibile di carne, e fra gli scienziati firmatari del progetto – mai come oggi un approccio che privilegi il dato e l’indagine scientifica su quello ideologico non solo è auspicabile ma necessario per tutelare la salute dei cittadini e favorire l’operato dei decisori”.

In primo luogo, sul piano della salute, ma anche sul piano economico e ambientale, le ricerche che hanno contribuito alla Dichiarazione di Dublino dimostrano l’urgenza di un approccio scientificamente fondato al consumo e alla produzione di carne. Sono centinaia ormai, infatti, le voci dal mondo scientifico che spingono perché si riconosca il ruolo svolto dalla carne nell’alimentazione. “Un passo importante – conclude Pulina – che serve ad arricchire una discussione spesso penalizzata da fake news e mancanza di informazioni oggettive”.

Le attività della Dichiarazione si sono inserite in un momento in cui il settore zootecnico mondiale deve affrontare una doppia sfida senza precedenti. Da una parte c’è un appello per aumentare la disponibilità di alimenti di origine animale (carne, latticini, uova e pesce) per aiutare a soddisfare i bisogni nutrizionali di circa tre miliardi di persone a rischio di carenze nutrizionali; dall’altra, i sistemi di produzione animale presentano diverse sfide per quanto riguarda la biodiversità, i cambiamenti climatici e i flussi di nutrienti, nonché la salute e il benessere degli animali. Le sfide di approvvigionamento e sostenibilità crescono in modo esponenziale e l’avanzamento di soluzioni basate su prove scientifiche diventa sempre più urgente.

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