Xi Jinping riceve i capi delle multinazionali Usa
Pechino corteggia le corporation perché investano in Cina
Roma, 27 mar. (askanews) – Il presidente cinese Xi Jinping ha incontrato oggi un gruppo di grandi manager e lader d’impresa statunitensi in un momento in cui Pechino corteggia gli investimenti stranieri e cerca di sfatare le preoccupazioni su una possibile stretta securitaria che renderebbe più difficile per le aziende a stelle e strisce operare nella Repubblica popolare.
Secondo l’emittente statale CCTV, che non ha fornito ulteriori dettagli, Xi ha scattato una foto con il gruppo prima di procedere all’incontro nella Grande Sala del Popolo di Pechino.
“Il presidente Xi ha sottolineato che lo stato delle relazioni Cina-USa, che ci sia confronto o cooperazione, riguarda il benessere dei due popoli e il futuro dell’umanità. Il nostro rispettivo successo è l’opportunità l’uno dell’altro”, ha riferito la portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying nel suo profilo X.
Tra i dirigenti aziendali americani presenti, c’erano anche il CEO di Apple Tim Cook, Cristiano Amon di Qualcomm, Darren Woods di ExxonMobil e altri ancora, tutti partecipanti al al China Development Forum (CDF) che si è tenuto domenica.
Il CDF è stato aperto dal primo ministro Li Qiang e, solitamente, il compito di offrire gli onori del padrone di casa in questo evento è svolto proprio dal capo dell’esecutivo. Il fatto che i manager siano stati ricevuti dal presidente dà l’idea della particolare importanza che Pechino ha accordato all’evento e alle relazioni con i numeri uni di queste grandi corporation.
Secondo l’Amministrazione statale dei cambi, gli investimenti diretti esteri netti in Cina sono crollati dell’80% a 33 miliardi di dollari nel 2023, sullo sfondo di tensioni geopolitiche, una guerra commerciale Usa-Cina a colpi di dazi e restrizioni e una stretta securitaria nella Repubblica popolare.
Il Congresso nazionale del popolo, nelle Due Sessioni che si sono svolte il mese scorso, ha fissato l’obiettivo di crescita del Pil per il 2024 “attorno al 5%”, un target ambizioso per un paese la cui corsa sembra aver tirato il freno a mano. Diverse istituzioni internazionali prevedono una crescita inferiore di diversi punti percentuali, per un’economia che vive momenti difficili con una profonda crisi immobiliare e con le incognite di un debito “nascosto” legato agli investimenti infrastrutturali delle amministrazioni decentrate.
Kristalina Georgieva, direttrice generale del Fondo monetario internazionale, ha preso parte al forum ieri e ha segnalato che la Cina dovrà scegliere se tornare alle vecchie politiche economiche, che in passato contribuito a far decollare l’economia del paese, o introdurre riforme che garantiscano sostenibilità al settore immobiliare e contengano il rischio del debito.
(Foto da profilo X portavoce ministero Esteri cinese)