Voto in condotta, come cambia la scuola con il ddl Valditara

Voto in condotta, come cambia la scuola con il ddl Valditara

Scatterà la bocciatura. Torna giudizio sintetico a elementari. Super multe su aggressioni

Roma, 17 apr. (askanews) – Stretta sul voto in condotta che peserà fino a far scattare la bocciatura, multe fino a 10mila euro in caso di condanna penale per chi aggredisce il personale scolastico, ritorno per la scuola primaria ai “giudizi sintetici” che dal 2020 erano stati sostituiti con i “giudizi descrittivi”. Sono alcune dei principali contenuti del ddl Valditara sulla modica della valutazione del comportamento di studenti e studentesse che è stato approvato dall’aula del Senato e che ora passa alla Camera.

Tra le novità anche il fatto che il metodo Montessori sarà esteso a tutto il primo ciclo di istruzione, fino alle scuole medie, ma dovrà essere un decreto del ministero dell’Istruzione a regolare il funzionamento delle sezioni Montessori che, se la sperimentazione passerà, andranno a regime nella scuola pubblica.

Il voto in condotta peserà di più e potrà anche determinare la bocciatura. Alle scuole medie tornerà ad essere espresso in decimi e non più in giudizi e, cosa che non accadeva più dal 2017, farà media. Con il 5 in condotta dunque, che potrà essere assegnato anche di fronte a mancanze disciplinari gravi e reiterate, scatterà automaticamente la bocciatura. Un voto in condotta inferiore al 6 in una valutazione periodica – cioè in un quadrimestre – costituirà per lo studente l’obbligo a partecipare a ad attività di cittadinanza attiva e solidale.

Per quanto riguarda le superiori, ottenere un 6 in condotta comporterà un debito formativo in educazione civica, da recuperare entro settembre. Il voto sul comportamento peserà anche – a differenza di quanto avviene oggi – sui crediti necessari per l’ammissione all’esame di maturità: il massimo punteggio verrà assegnato solo se lo studente otterrà un voto in condotta pari a 9 o 10. Cambia anche la politica delle sospensioni: per quelle fino a due giorni lo studente sarà chiamato a partecipare ad attività scolastiche mirate, stabilite dal consiglio di classe, volte alla riflessione e all’approfondimento degli episodi che hanno portato alla sospensione. Al termine di queste attività lo studente dovrà produrre un elaborato critico sui temi trattati. Se la sospensione supera i due giorni, lo studente sarà impegnato in attività di cittadinanza solidale, mirate a promuovere il senso di responsabilità e di comunità, oltre alla consapevolezza delle conseguenze dei propri atti.

Una novità importante riguarda le scuole elementari dove il voto in condotta sarà espresso collegialmente dai docenti con un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione. Il giudizio sintetico sostituirà per tutte le materie quello descrittivo (articolato finora in avanzato, intermedio, base e in via di prima acquisizione su ogni singolo aspetto della materia), ma sarà comunque accompagnato “dalla descrizione degli apprendimenti raggiunti”.

Per quanto riguarda le aggressioni al personale scolastico il ddl prevede, oltre all’eventuale risarcimento dei danni, che in caso di una condanna penale scatti una super multa da 500 fino a 10mila euro.

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