Vino, Uiv: presentato nostro “manifesto” a candidati Europarlamento

Vino, Uiv: presentato nostro “manifesto” a candidati Europarlamento

“Rafforzare i fondi agganciandoli a competitività e sostenibilità”

Milano, 13 mag. (askanews) – Preservare e semplificare la misura “Promozione” del Piano nazionale di sostegno all’interno della riforma Pac, e rafforzare i fondi di sostegno agganciandoli a competitività e transizione ecologica e non agli espianti incentivati dall’Unione Europea. Sono alcune tra le principali istanze consegnate oggi in un incontro a Milano da Unione italiana vini (Uiv) a 12 candidati alle prossime elezioni dell’Europarlamento.

Secondo Uiv, che rappresenta con i propri associati l’85% dell’export italiano di vino, nel prossimo mandato europeo si dovranno fugare dubbi sulla centralità socioeconomica di un asset che solo in Italia vale l’1,1% del Pil. A partire dallo stop alle mire proibizionistiche come gli “health warning” in favore di piani specifici volti al consumo moderato e consapevole del vino. “Pensiamo -sia giusto affermare il valore di un settore che ha reso molte comunità rurali italiane ed europee un paradigma in grado di preservare culture e paesaggi, e al tempo stesso di creare indotto e ricchezza per milioni di persone” ha detto il presidente Uiv, Lamberto Frescobaldi, aggiungendo “per questo chiediamo ai candidati italiani di farsi promotori del riconoscimento della cultura del vino quale patrimonio identitario europeo”.

Tra le altre proposte chiave in materia di politiche di settore, per l’occasione riassunte da Uiv in un “manifesto” consegnato agli eurocandidati italiani, un’etichetta digitale unica europea, l’adozione di uno standard unico di sostenibilità, con la definizione comunitaria di “vino sostenibile”, il rafforzamento degli accordi di libero scambio e il “no” a qualsiasi forma protezionistica. Infine, in materia di governance dell’Ue, Uiv è contraria all’eliminazione della Commissione Agri, che invece andrebbe potenziata, mentre auspica rafforzamento dell’Intergruppo vino con la nomina di un chair italiano.

I candidati che hanno partecipato al confronto sono: Pietro Fiocchi (FdI-ECR; Nord Ovest), Nicola Procaccini (in collegamento, FdI-ECR; Italia Centrale), Massimiliano Salini (FI-PPE; Nord Ovest), Herbert Dorfmann (FI-PPE; Nord Est), Silvia Sardone (Lega-ID; Nord Ovest), Alessandro Panza (Lega-ID; Nord Ovest), Patrizia Toia (PD-S&D; Nord Ovest), Daniela Rondinelli (PD-S&D; Italia Centrale), Caterina Avanza (Azione-Renew; Nord Ovest), Giovanni Poggiali (Azione-Renew; Nord Est); Irene Tinagli (PD-S&D; Nord Ovest). A loro si è aggiunta la vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera, Maria Chiara Gadda (IV-Renew), che non è candidata.

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