Vino, sistema ville-fattoria Chianti Classico candidato a sito Unesco

Vino, sistema ville-fattoria Chianti Classico candidato a sito Unesco

Primo passo del percorso per diventare Patrimonio dell’umanità

Milano, 21 apr. (askanews) – “Il sistema delle ville-fattoria nel Chianti Classico” è stato ufficialmente inserito nell’elenco della Lista propositiva italiana dei siti candidati a Patrimonio dell’Umanità. Lo ha reso noto la Fondazione per la Tutela del Territorio del Chianti Classico, sottolineando che si tratta del primo passo nel percorso per raggiungere il riconoscimento universale Unesco.

La proposta, avanzata dalla Regione Toscana, è stata ideata e curata proprio dalla Fondazione guidata dalla presidente Tessa Capponi Borawska, con unanime condivisione di tutte le Amministrazioni comunali del territorio. Lo studio, ripreso nel 2019 sotto la guida della responsabile scientifica Paola Eugenia Falini, “si basa non solo sulla conoscenza approfondita dell’ampia letteratura di settore, ma anche su numerose e specifiche osservazioni sul campo, che hanno messo in luce sempre più chiaramente i caratteri di unicità che identificano il territorio del Chianti Classico in maniera inequivocabilmente distintiva”.

“La Fondazione ha organizzato scrupolosamente e con rigore scientifico tutta l’analisi preliminare alla presentazione della richiesta formale di inserimento nella lista propositiva italiana” ha raccontato Capponi Borawska, aggiungendo che “è con grande entusiasmo che adesso proseguiremo i lavori per la presentazione del dossier finalizzato all’ottenimento dell’ambito riconoscimento a Patrimonio dell’Umanità”.

“Un passaggio molto atteso di cui sono felice, risultato di un impegno attento e scrupoloso” ha dichiarato il presidente della Regione, Eugenio Giani, evidenziano che “questa tappa adesso ci dà rinnovato entusiasmo per proseguire a lavorare di concerto come abbiamo fatto finora”. “Il Chianti Classico, una delle immagini iconiche della Toscana nel mondo, rappresenta di per sé un valore culturale della nostra regione e del nostro Paese, e con l’iscrizione al patrimonio Unesco potrà esaltare a pieno titolo il suo ruolo” ha proseguito il governatore, concludendo “per farlo possiamo contare sulla capacità di questo territorio di fare rete e sulla sua storica vocazione a produrre crescita e sviluppo attraverso la collaborazione, l’unione di risorse e una visione aperta e condivisa del futuro, presupporti che ci danno la forza e l’energia per continuare il percorso”.

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