Vino, Papa: il vino, la terra e l’abilità agricola sono doni di Dio

Vino, Papa: il vino, la terra e l’abilità agricola sono doni di Dio

Udienza del Pontefice con Veronafiere-Vinitaly

Milano, 23 gen. (askanews) – “Il vino, la terra, l’abilità agricola e l’attività imprenditoriale sono doni di Dio, ma non dimentichiamo che il Creatore li ha affidati a noi, alla nostra sensibilità e alla nostra onestà, perché ne facciamo, come dice la Scrittura, una vera fonte di gioia per il cuore dell’uomo e di ogni uomo, non solo di quelli che hanno più possibilità. Grazie allora per aver scelto di ispirare la vostra attività a sentimenti di concordia, aiuto ai più deboli e rispetto per il Creato, sull’esempio di Francesco di Assisi”. Sono le parole che Papa Francesco ha rivolto ieri a Veronafiere-Vinitaly, ai suoi Soci e a oltre cento produttori vinicoli e rappresentanti delle associazioni di settore, in occasione dell’udienza privata concessa presso il Palazzo Apostolico Vaticano per la giornata “L’economia di Francesco e il mondo del vino italiano”, promossa dalla manifestazione fieristica.

Nel suo saluto, il Papa ha inoltre evidenziato che: “per numero di aziende coinvolte, qualità di produzione e impatto occupazionale, la vostra è certamente una realtà significativa, sia sulla scena vinicola italiana che internazionale, ed è dunque bene che vi ritroviate a riflettere insieme sugli aspetti etici e sulle responsabilità morali che tutto ciò comporta, e che in questo traiate ispirazione dal Poverello di Assisi. Le linee fondamentali su cui avete scelto di muovervi – ha proseguito il Pontefice – attenzione all’ambiente, al lavoro e a sane abitudini di consumo, indicano un atteggiamento incentrato sul rispetto, a vari livelli. E il rispetto, nel vostro lavoro, è certamente fondamentale: per un prodotto di qualità, infatti, non basta l’applicazione di tecniche industriali e di logiche commerciali; la terra, la vite, i processi di coltivazione, fermentazione e stagionatura richiedono costanza, richiedono attenzione e richiedono pazienza”.

“L’udienza, a cui abbiamo partecipato grazie al sostegno della Diocesi di Verona e in particolare del vescovo monsignor Domenico Pompili, rappresenta un evento di straordinaria rilevanza per Veronafiere che, attraverso Vinitaly, coinvolge i principali protagonisti di un comparto che più di altri esprime un forte legame con le nostre origini culturali” ha dichiarato il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, aggiungendo che “come ci ha ricordato Papa Francesco, rendiamo omaggio al vino come dono di Dio, simbolo di tradizione e di un sistema economico sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale. Ribadiamo il nostro impegno con Vinitaly a preservare e valorizzare il patrimonio enologico della nostra comunità – ha concluso – affinché il vino continui a essere un elemento di coesione sociale e di apertura al dialogo, ispirando una convivialità che unisce”.

L’udienza con il Papa si inserisce nell’iniziativa “L’economia di Francesco e il mondo del vino italiano” organizzata da Veronafiere-Vinitaly in collaborazione con la Diocesi di Verona e il supporto di Banca Generali e Generali Italia, attraverso la sua Business Unit Cattolica.

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