
Vino, nella scuola di Venosa (Potenza) si progettano Cantine
Milano, 25 mag. (askanews) – Un riconoscimento e il coinvolgimento di giovani talenti di Venosa (Potenza), borgo tra i più belli d’Italia e paese simbolo dell’Aglianico del Vulture, il vino di punta della Basilicata. Sono tre le studentesse a cui è stato assegnato il primo premio di progettazione “Vini e Cantine”, indetto da Cantina di Venosa in collaborazione con l’Istituto Tecnico Statale Flacco Battaglini. Si chiamano Angelica Pompa (prima classificata), Giorgia Iasi (seconda classificata) e Nicole Paradiso (terza classificata), tutte del quinto anno del corso di studi di Geometra.
Nel piano di lavoro gli studenti dovevano considerare diversi criteri di progettazione, tra cui: la sostenibilità della struttura progettata e dei materiali utilizzabili; la previsione di un utilizzo integrato di risorse energetiche pulite; soluzioni architettoniche a basso impatto ambientale; presenza di un vigneto nei dintorni; presenza di una sala degustazione e di un piccolo ristorante; presenza di alcune camere in b&b per l’accoglienza enoturistica; funzionalità e operatività dei processi produttivi. I tre progetti vincitori, selezionati fra 12 proposte di altrettanti studenti, sono stati valutati da una giuria di esperti composta da insegnanti e professionisti operativi a Venosa.
L’iniziativa è stata ideata dopo una visita didattica degli studenti nei locali di Cantina di Venosa. L’anno scorso, sotto la guida dell’insegnante di “Costruzioni”, Leonardo Rosa, i ragazzi del quinto anno si erano misurati con la progettazione di un “paese albergo”, immaginando il recupero di una frazione un po’ decadente del centro storico di Venosa, situata nei pressi della chiesa di San Rocco, dove sono presenti 12 ex case contadine, in gran parte non utilizzate, di privati e di proprietà ecclesiastica. Dopo la visita alla più importante cantina cooperativa della Basilicata (300 soci, 800 ettari di vigne, 2 milioni di bottiglie) è nata però l’idea di avvicinare la scuola al mondo del vino. I lavori premiati saranno esposti in Cantina fino a giugno.
“Crediamo che dall’incontro con una realtà come la nostra possano nascere stimoli e interessi culturali tra i giovani, che potrebbero un giorno anche trasformarsi in una professione nel mondo del vino” ha dichiarato Perillo, spiegando che “la nostra cooperativa ha nel suo Dna la vicinanza e l’integrazione con il territorio, l’attenzione alla comunità locale, all’ambiente, al lavoro equamente retribuito. Anche attraverso queste iniziative intendiamo restituire ricchezza, servizi e cultura a Venosa e al Vulture. Siamo un’azienda etica ed eventi come il Premio ‘Vini e Cantine’ aggiungono nuovi risultati al nostro bilancio di sostenibilità”.
Nel programma di sostenibilità economica, sociale e ambientale di Cantina di Venosa figurano infatti tra gli impegni anche l’innovazione e l’industrializzazione equa e responsabile e la promozione di un’educazione di qualità e inclusiva per tutti.