Vino, Lungarotti si rinnova per offrire nuove esperienze enoturistiche

Vino, Lungarotti si rinnova per offrire nuove esperienze enoturistiche

Milano, 22 giu. (askanews) – “Tornare alle radici per raccontare una nuova contemporaneità”: è questa la filosofia che ha ispirato il progetto di restyling degli spazi dedicati all’accoglienza della Cantina Lungarotti di Torgiano (Perugia). Un percorso iniziato nel 2024 che ridefinisce l’immagine e la proposta a partire dal logo sulla facciata. Sotto il nome Lungarotti, infatti, appare la scritta “Radici in Umbria”, che sintetizza il senso di questo cambiamento: riportare il territorio al centro della narrazione non solo come luogo fisico “ma come stile di vita lento, a misura d’uomo, per riscoprire il piacere della convivialità”.

Il restyling riguarda anche l’Enoteca della Cantina dove è possibile degustare, pranzare e acquistare i vini. Negli ambienti rinnovati le etichette iconiche sono protagoniste assolute e in esposizione ci sono anche le vecchie annate.

“Il restyling è un altro tassello del nostro piano di rinnovamento, iniziato con il lancio del ‘Progetto 1962’, che ci proietta nel futuro con uno sguardo che parte da lontano, per rendere contemporaneo il brand e i suoi valori” spiega l’Ad Chiara Lungarotti, parlando di un percorso fatto di concretezza, eleganza, autenticità e legame con il territorio. Come interpreti di una regione unica – conclude – sentiamo il dovere e l’orgoglio di rappresentarla attraverso ciò che meglio ci racconta: i nostri vini senza tempo, capaci di parlare al presente, la nostra generosa ospitalità che promuove uno stile di vita sano, a contatto con la natura, incentrato sulla riscoperta di ritmi più umani e sul piacere di ricercare la gioia nella semplicità”.

Per tutta la stagione estiva, gli ospiti potranno vivere a Torgiano, così come nella tenuta Lungarotti a Montefalco, esperienze che vanno dal classico wine tour con degustazione, ai trekking e picnic tra i vigneti. Le esperienze si completano con la visita al “Museo del Vino” di Torgiano, che racconta la storia del vino attraverso oltre tremila reperti, dagli etruschi all’arte contemporanea, e al “Museo dell’Olivo e dell’Olio” che ha appena compiuto 25 anni.

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