Vino, “Chaza”: l’ospitalità rurale di Arianna Occhipinti in Sicilia

Vino, “Chaza”: l’ospitalità rurale di Arianna Occhipinti in Sicilia

Milano, 27 lug. (askanews) – “Chaza nasce dal desiderio di condividere con chi arriva qui non solo un luogo ma un modo di vivere legato alla terra, ai suoi tempi e alle sue stagioni. Questo progetto è anche un’occasione per far scoprire un territorio unico come quello dei Monti Iblei e di Vittoria, che per me rappresentano una fonte inesauribile di ispirazione e identità. Qui ospitalità, natura e vino si incontrano in modo semplice e autentico”. Così Arianna Occhipinti presenta il suo progetto di ospitalità rurale che porta il nome siciliano di “piazza” ed è pensato per accogliere chi ricerca una connessione autentica con la campagna e la sua cultura.

La vignaiola siciliana, classe 1982, studi in viticoltura ed enologia, nel territorio di Vittoria (Ragusa) ha la sua Cantina che in una dozzina d’anni è diventata un riferimento per la produzione consapevole, territoriale e sostenibile di splendidi vini identitari e coerenti, figli di fermentazioni spontanee in vasche di cemento e botti neutre con lieviti indigeni, macerati, non filtrati e con pochissima solforosa.

Con una visione agricola integrata e rispettosa della biodiversità, Occhipinti gestisce in questa zona della Sicilia Sud-Orientale agronomicamente molto generosa, circa 40 ettari tra proprietà e affitto dove coltiva a biologico certificato e biodinamico di fatto vitigni autoctoni a partire dal Frappato, ma anche Nero d’Avola, Albanello, Grillo e Moscato d’Alessandria. Oltre a 30 ettari di boschi e altri 20 di oliveti, tra frutteti e cereali in un trionfo di biodiversità. L’ospitalità prende forma nel paesaggio agricolo di contrada Santa Margherita, una delle nove contrade in cui opera la produttrice, a partire dalla prima vigna piantata a Fossa di Lupo. Due le strutture a disposizione: “Casa Grande”, pensata per famiglie e gruppi fino a otto adulti e che offre una terrazza panoramica con piscina, e “Casa di Pietra”, che sorge in un grande frutteto e accoglie fino a quattro adulti, con un giardino con sempre una piscina privata. Le abitazioni sono realizzate con materiali che richiamano l’architettura degli Iblei: pietra bianca, ceramica, ferro e coccio pesto e il nome rimanda a “La Chaza”, antico appellativo dell’Arco dell’Annunziata, porta storica di Chiaramonte Gulfi (Ragusa) e luogo di incontro per la comunità.

Oltre che per la pace della campagna e per la compagnia del vino, “Chaza” può anche essere un ottimo punto di partenza per visitare i centri storici di Ragusa Ibla, Modica e Noto, fino al mare di Marina di Ragusa e ai magnifici paesaggi del Parco di Canalazzo.

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