Verso il Conclave, ognuno ha già la sua lista. Il cardinale Rosa Chavez: durerà al massimo tre giorni
Città del Vaticano, 30 apr. (askanews) – La durata dell’imminente Conclave? “Durerà al massimo tre giorni” ed ognuno tra i cardinali ha già, in cuor suo, “la sua lista” di candidati. Ne è certo il cardinale salvadoregno, Gregorio Rosa Chavez, un uomo particolare perché grande amico di San Orcar Arnulfo Romero, l’arcivescovo di San Salvador assassinato nella cattedrale del paese centro americano per il suo impegno per gli ultimi.
Anche Chavez, parlando ai giornalisti prima di entrare in Vaticano per la nuova riunione delle Congregazioni generali, ha detto che tra i cardinali “si respira un’aria molto buona. Papa Francesco ha indicato il sentiero che noi vogliamo seguire, poi lo Spirito Santo ci indicherà la via”.
Tratteggiando questa strada, il porporato ha detto che come Papa Bergoglio ha predicato in questi anni, il nuovo Papa dovrà puntare su una chiesa “che sta con la gente e molto aperta”. Una lista di nomi? “Io ho la mia ed è di cinque nomi – ha spiegato – ma la tengo ben custodita nel mio cuore. Penso che anche gli altri la abbiano, ma per ora di nomi non ne sono stati fatti”. “C’è un clima calmo, stiamo riflettendo e discernendo. Aspettiamo….”.
A chi gli chiedeva se si sente, nel chiuso delle riunioni, il peso dell’eredità e dell’esempio di Papa Bergoglio, il card. Chavez ha risposto. “Ovviamente. Questo sembra essere quasi la base della discussione, l’essere in comunione con Papa Francesco che ci ha lasciato una Chiesa meravigliosa. Tutto il mondo lo pensa continuamente… Poi è anche vero che anche noi siamo cittadini del mondo e viviamo le cose da diverse prospettive ma il Papa ci ha dato delle indicazioni chiare”.
“Il prossimo Papa? E’ ancora tutto aperto e possibile nella prospettiva di una Chiesa aperta allo Spirito e al mondo. – ha concluso Chavez – L’essere ‘alla fine del mondo’ è anche una visione politica”. Infine, ha detto, “speriamo che finalmente le guerre si fermino. Sarebbe il primo miracolo di Francesco”.
Nelle riunioni tra i cardinali, nelle Congregazioni generali che precedono il Conclave “si respira in questi giorni una Chiesa molto Bella”, ha detto ai giornalisti, il cardinale Fernando Natalio Chomalì Garib prima di entrare in Vaticano per la nuova Congregazione.
Il porporato ha, poi aggiunto che il criterio per il nuovo Papa non segurà la logica della provenienza geografica. ” Non è importante – ha infatti aggiunto – la Chiesa è universale”.
Solo Dio “Dio sa già chi sarà” il nuovo pontefice e, quindi, anche “la sua nazionalità”. Ha risposto così ai giornalisti, prima di entrare in Vaticano per la nuova riunione delle Congregazioni generali, il cardinale austriaco Christoph Schonborn, aggiungendo poi che il nuovo Papa “sarà comunque un uomo santo e saggio”.