Vento e grandine nel veronese, danni a frutteti e seminativi

Vento e grandine nel veronese, danni a frutteti e seminativi

Roma, 17 giu. (askanews) – Kiwi scorticati, albicocche ammaccate, ciliegie cadute a terra, rami spezzati. È il bilancio pesante della tempesta che si è abbattuta ieri pomeriggio sul territorio veronese, con gli effetti peggiori nell’Est a Belfiore. Maltempo, ma meno forte, anche a Ronco, Zevio ed Arcole. Danni da allettamento frumento e mais ci sono stati pure nel Basso Veronese, mentre in Lessinia vengono segnalati soprattutto alberi divelti e problematiche a impianti e strutture.

“È un disastro, tanto che sto preparando la richiesta dello stato di calamità naturale per quanto riguarda il Comune di Belfiore – riferisce Francesca Aldegheri, presidente dei frutticoltori di Confagricoltura Verona -. È stato micidiale il mix tra il vento fortissimo e la grandine fitta, che è diventata una raffica di proiettili. Le ultime ciliegie tardive sono state massacrate, così come le albicocche, ammaccate o scaraventate a terra. I kiwi sono spellati, con piante danneggiate. Lo stesso vale per mele e pere, a meno che non fossero protette dalle reti antigrandine. Anche una parte di seminativi è stata allettata: ci sono piante di mais spellate da cima a fondo”.

Divelti alberi secolari, campi allagati, danni a strutture e impianti antigrandine. Il bilancio funesto va ad aggiungersi ai danni di una primavera piovosa e umida, che ha causato perdite quasi totali sulle ciliegie precoci.

“Nel Basso Veronese la tempesta ha colpito meno, ma danni ai seminativi ci sono, con l’allettamento di frumento e mais a causa del forte vento – sottolinea Alberto De Togni, presidente di Confagricoltura Verona – Credo che nessuno abbia più dubbi sui cambiamenti climatici in corso, con i quali, ogni anno, dobbiamo purtroppo fare i conti tra gelate, piogge eccessive, grandine e vento”.

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