Venezia, il secondo Festival Morelli tra la musica e il cinema

Venezia, il secondo Festival Morelli tra la musica e il cinema

Conclusa la cinque giorni in Fondazione Ugo e Olga Levi

Venezia, 15 mag. (askanews) – Venezia è tornata a discutere del musicologo Giovanni Morelli, nella seconda edizione del festival a lui dedicato dalla Fondazione Ugo e Olga Levi, intitolato “Prima la musica, poi il cinema”. Una cinque giorni che, come ci ha detto il presidente del Comitato scientifico della fondazione, Roberto Calabretto, ha avuto anche buon successo di pubblico. “Abbiamo avuto le sale cinematografiche piene – ha spiegato ad askanews – abbiamo avuto le rate concertistiche sempre molto affollate, abbiamo avuto le matinée concertistiche in Conservatorio con i ragazzi e anche i dibattiti, che chiaramente non possono coinvolgere centinaia di persone, sono stati seguiti da un folto gruppo di studiosi e appassionati in genere della materia”.

Concerti, proiezioni, tavole rotonde: il Festival Morelli ha abbracciato diversi eventi e si è concentrato in particolare sul tema del cinema che, per il musicologo, “ha avuto una grande mamma” nella musica. “Naturalmente – ci ha spiegato Giorgio Busetto, direttore della Fondazione Levi – non è uscito tutto di questo mondo, però sono uscite delle cose particolarmente interessanti a partire dagli anni 70 e da esperimenti che lui ha fatto con il cinema di avanguardia, figlio direi del Neorealismo di di quel tempo, fino ad arrivare ai suoi preferiti, con un corredo che abbiamo dato curato da Paolo Pinamonti di tre volumi di schede sul cinema redatte da Morelli”.

“Proprio a partire da Morelli – ha aggiunto Calabretto – abbiamo visto come la preoccupazione dell’audiovisivo, la preoccupazione dell’incontro della musica con le immagini in movimento, abbia coinvolto compositori apparentemente lontani, vedi il caso di Buono Maderna, e abbia suscitato la riflessione di tanti musicologi attorno a questo tema”.

Al festival ha partecipato anche Andrea Liberovici, che ha vissuto con Giovanni Morelli, essendo il figlio della sua compagna. “Ci sono due periodi – ha detto – quello delle persone che l’hanno conosciuto e lo interpretano in un certo modo e i giovani che lo stanno scoprendo adesso. Io credo che siano molto interessanti entrambe le cose e sono molto felice che i giovani stiano cominciando a entrare in questo mondo”.

Un mondo che oltre che le dotte ricerche di musicologia ha visto anche la proiezione di film celebri come “Barry Lyndon” di Stanley Kubrick e “Sacrificio” di Andrej Tarkovskij. La prossima edizione del Festival Giovanni Morelli è prevista per il 2025.

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