Valente (Asi): Italia pronta a cogliere opportunità New Space Economy

Valente (Asi): Italia pronta a cogliere opportunità New Space Economy

“Il nostro Paese unico in Ue a presidiare tutti i domini spaziali”

Roma, 29 mag. (askanews) – “Il settore spaziale italiano è una realtà dinamica e competitiva con 300-350 aziende che operano in ambito strettamente spaziale, un volume d’affari dell’ordine di 2 miliardi l’anno, 15 distretti tecnologici, un Cluster nazionale, tre associazioni di imprese. Una forza d’urto che è in grado certamente di dare un contributo fattivo per cogliere le opportunità della New Space Economy”. Lo ha detto il presidente dell’Agenzia spaziale italiana Teodoro Valente intervenendo alla presentazione della sesta edizione di New Space Economy ExpoForum che si terrà a Fiera Roma dal 14 al 16 dicembre 2024.

“L’Italia – ha detto ancora Valente – è l’unico Paese in Europa in grado di presidiare tutte i domini spaziali. Si è arrivati a questi risultati perché la nostra comunità scientifica e tecnologica è una comunità di assoluto valore internazionale e perché le istituzioni hanno deciso di supportare in maniera rilevante il settore. Voglio ricordare che l’Italia con 3 miliardi virgola qualcosa è il terzo Paese contributore dell’Agenzia spaziale europea, mi verrebbe da dire che è il secondo visto che la Francia è seconda con 3,1 miliardi”.

Si parla di New Space Economy, ha proseguito il presidente dell’Asi, perché “qualcosa sta cambiando con l’ingresso dei privati, anche di quelli che non appartengono al settore spaziale. A mio avviso – ha detto – la partnership pubblico-privato è essenziale come importante è anche supportare la nascita di nuove aziende con strumenti adeguati”.

Il presidente dell’Asi ha portato poi l’attenzione sull’importanza delle attività spaziali per la sostenibilità, in particolare l’Osservazione della Terra per il monitoraggio del territorio, anche in ottica di prevenzione, l’agricoltura di precisione, il clima. E ha ricordato gli investimenti per il settore nel Pnrr per Iride, costellazione di costellazioni italiana gestita dall’Esa, che fornirà 8 servizi alla Pubblica amministrazione ma anche ai privati, e per la Space Factory, “cofinanziata da privati con risorse più elevate di quelle pubbliche e che sarà importante per accelerare la realizzazione dei prodotti”.

Infine Valente ha sottolineato l’importanza della diplomazia spaziale ricordando che l’Asi collabora prioritariamente con l’Europa ma ha da tempo collaborazioni internazionali a cominciare da quella con la Nasa – “partecipiamo anche al programma ‘Moon to Mars’ per la costruzione di una base lunare e con alcuni elementi della stazione cislunare” – e rapporti bilaterali ad esempio con il Kenya, il Giappone, l’India, l’America Latina “rapporti importanti per favorire contatti tra le aziende in vista di possibili sviluppi comuni”.

“In questo contesto iniziative come New Space Economy ExpoForum – ha concluso Valente – sono importanti per avviare conoscenze e incontri e sviluppare o avviare attività. Quest’anno poi dal 14 al 18 ottobre avremo lo IAC a Milano, un evento scientifico importante: ci aspettiamo almeno 10.000 persone avendo ricevuto contribuzioni da 106 Paesi, 2.900 organizzazioni internazionali. Un’iniziativa organizzata da Asi con Leonardo e associazioni di astronautica che rappresenta un ulteriore elemento di filiera, di sistema Paese per fornire gli strumenti utili per poter competere”.

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