Ungheria, Ilaria Salis in tribunale ancora con manette e catene anche ai piedi
Detenuta da 13 mesi in Ungheria per aggressione a due militanti neonazisti
Roma, 28 mar. (askanews) – Il tribunale di Budapest ha respinto la richiesta di arresti domiciliari per Ilaria Salis. Lo ha confermato ad askanews Ilaria Cucchi che si trova insieme ad altri sei parlamentari a Budapest. Insieme a Cucchi (Avs) a Budapest anche Sandra Zampa, Laura Boldrini del Pd, Nicola Fratoianni di Avs, Stefania Ascari e Riccardo Ricciardi del M5s e Ivan Scalfarotto di Italia Viva. Salis resta quindi in carcere, dopo il no alla richiesta dei domiciliari presentata dai legali e la prossima udienza è stata
fissata per il 24 maggio. Lo ha dichiarato ad askanews Gianluca Peciola del Comitato Salis.
Salis, detenuta da 13 mesi in Ungheria per aggressione a due militanti neonazisti, è arrivata in aula per l’udienza in cui si discuteva della richiesta dei domiciliari, nuovamente in manette e catene, come avvenuto a gennaio (nella foto di archivio). Diversi video diffusi sui social mostrano Salis mentre entra in aula con le mani legate da manette e catene anche ai piedi.