Un nuovo podcast ripercorre l’offensiva alleata sulla Linea Gotica

Un nuovo podcast ripercorre l’offensiva alleata sulla Linea Gotica

Roma, 19 mag. (askanews) – Esattamente 80 anni fa, l’offensiva della Linea Gotica fu condotta da una forza alleata che comprendeva soldati provenienti da più di 17 Paesi, fra le più multinazionali e multirazziali della storia, in cui erano presenti in gran numero – come parte dell’Ottava armata britannica e della Quinta armata americana – soldati neri dagli Stati uniti e da paesi del Sud America come il Brasile, ma anche dall’Africa e dall’India, inclusi soldati Sikh.

“80 years on, WWII Gothic Line ghosts haunt modern day Italy”, un nuovo podcast in più episodi del giornalista americano Joe Kirwin – un “veterano” della copertura economica e politica dell’Unione europea da Bruxelles – esplora a fondo quella che è una pagina quasi bianca in molti libri di storia, soprattutto in Italia. Eppure quell’offensiva, senza la quale la Liberazione non sarebbe avvenuta, proprio oggi ha un importante riflesso politico, nel momento in cui l’amministrazione del presidente americano Donald Trump sta ridiscutendo apertamente il ruolo e l’importanza dell’Alleanza transatlantica che da allora è stata il pilastro della sicurezza europea e americana.

Kirwin ha trascorso l’ultimo anno viaggiando lungo la Linea Gotica da una costa all’altra dell’Italia lungo gli Appennini intervistando storici, accademici, autori e curatori di musei. Secondo lui, la scarsa consapevolezza della portata di quell’offensiva – che assieme alla Resistenza partigiana dette il colpo finale all’occupazione nazista dell’Italia del Nord e a quel che restava del regime fascista – sarebbe fra le cause della presenza oggi a destra come a sinistra di rilevanti settori dell’opinione pubblica che sono tiepidi, se non apertamente contrari alla solidarietà anche in termini militari con gli alleati europei del fronte orientale nel momento in cui la minaccia del regime dittatoriale di Vladimir Putin si è fatta concreta con l’invasione dell’Ucraina. “Questa mancanza di solidarietà con gli alleati europei e con l’Ucraina ha molto a che fare con i fantasmi della Seconda Guerra Mondiale che ancora perseguitano l’Italia”, ha spiegato Kirwin durante la presentazione del podcast, avvenuta presso la sede della Stampa Estera a Roma.

Alla presentazione alla stampa è intervenuto anche Guido Molinari, alla guida del un nuovo Allies Museum (“Museo degli Alleati”) che aprirà virtualmente a settembre prima di diventare un museo fisico a Roma nel 2030. “Quello che sta accadendo ora rende evidente l’importanza di quello che stiamo facendo”, ha dichiarato Molinari. “Nel cercare di spiegare come le persone provenienti da tutto il mondo, di ogni razza, etnia e religione, abbiano potuto unirsi e liberare l’Italia, siamo certi che la storia sarebbe stata molto diversa se quelle decine di migliaia di giovani uomini e donne non avessero pagato l’estremo sacrificio. Dobbiamo lavorare anche in questi tempi difficili per onorare la loro memoria”.

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