Ucraina, il Cremlino: non ci sono le condizioni per parlare di pace, l’operazione militare va avanti

Ucraina, il Cremlino: non ci sono le condizioni per parlare di pace, l’operazione militare va avanti

Il portavoce Peskov: è troppo presto, nessun prerequisito per un processo di pace è ancora al suo posto

Roma, 24 mag. (askanews) – E’ troppo presto per parlare di una soluzione pacifica del conflitto in Ucraina perché attualmente non ci sono i prerequisiti per questo scenario: lo ha detto oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un’intervista alla Tass.

Alla domanda su quale dei vari piani di riconciliazione, proposti da altri paesi, sarebbe preferibile per la Russia, il portavoce della presidenza russa ha risposto che “è troppo presto per parlarne”. “Nessun prerequisito per un processo di pace è ancora al suo posto, evidentemente”, ha spiegato, aggiungendo: “l’operazione militare speciale continua”.

Rispondendo invece alla domanda se il Cremlino fosse pronto a negoziare con qualcuno del governo in carica di Kiev, Peskov ha detto che “questo è quasi impossibile, perché qualsiasi negoziato con la Russia è proibito” in Ucraina. Lo scorso ottobre, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha emesso un decreto che vieta qualsiasi colloquio con Mosca, affermando di non essere interessato a interagire con il suo omologo russo Vladimir Putin.

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