Turismo, Wonderful Italy: +70% ospiti affitti brevi rispetto a 2022
Nessuna fuga in Albania e Croazia
Roma, 19 ott. (askanews) – Cresce la domanda di affitti brevi da parte dei turisti, che in media segna un incremento del 70% rispetto allo stesso periodo del 2022. Aumenta anche l’offerta di soluzioni abitative che si attesta su di un incremento del 50%. E’ quanto emerge dall’analisi dei dati di Wonderful Italy, azienda leader in Italia per numero di case gestite. Non solo, grazie ai prezzi in linea con lo scorso anno, il settore non ha risentito della concorrenza con altre mete come Albania, Croazia o Grecia.
Il 2023 segna anche il debutto della società nel mercato di Venezia e il rafforzamento in Puglia con l’apertura di Bari. “Le case che sono entrate nel portfolio di Wonderful Italy hanno un soggiorno medio di 2,5 giorni. Una permanenza superiore a quanto avviene negli hotel della laguna che si fermano a 1.9 giorni. Un tipo di turismo quindi molto distante dal turismo mordi-e-fuggi tipico dei visitatori giornalieri che costituisce il principale problema per la salvaguardia della città”, commenta Michele Ridolfo, CEO e cofounder di Wonderful Italy. “In termini di ospiti nel 2023 abbiamo finora avuto un incremento del 70% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno – prosegue Ridolfo -. In parte questo risultato è provocato da un aumento delle case che gestiamo, ma è dovuto anche alla crescente propensione dei turisti a scegliere un soggiorno in una casa vacanza”.
Partendo dalle città, gli ospiti sono cresciuti del 75% a Bologna, a Torino e a Genova. Più contenute le crescite nelle città del sud: +35% a Palermo, Siracusa e Catania e +20% a Napoli. Per quanto riguarda invece le località vacanziere, Puglia e Sicilia rispecchiano la tendenza registrata nei rispettivi capoluoghi. Hanno raggiunto buoni risultati anche le località balneari della Liguria (+60%) e i laghi con il Lago di Como che segna un importante incremento dell’80%.
“A proposito della concorrenza con le località marine italiane di destinazioni estere come la Grecia, la Croazia e l’Albania, noi gestori degli affitti brevi, a differenza di altri comparti del turismo, siamo riusciti a ottenere un risultato positivo nelle regioni meridionali, mantenendo un livello di prezzi allineato allo scorso anno”, spiega Ridolfo.