Turchia, sfida all’ultimo voto: Erdogan verso ballottaggio con Kilicdaroglu

Turchia, sfida all’ultimo voto: Erdogan verso ballottaggio con Kilicdaroglu

Il secondo turno il 28 maggio. Scrutinato oltre il 92% delle schede

Roma, 14 mag. (askanews) – Si profila un ballottaggio per le presidenziali in Turchia. Il presidente turco uscente Recep Tayyip Erdogan, partito da quasi il 60% delle preferenze all’inizio dello scrutinio, è sceso lentamente ma – sembra – inesorabilmente fino sotto la soglia del 50% che gli sarebbe valsa la riconferma al primo turno. Così, quando è stato scrutinato oltre il 92% delle schede, Erdogan si attesta al 49,86% e il principale sfidante, leader della coalizione dei sei partiti di opposizione, Kemal Kilicdaroglu al 44,3%. Pesano i risultati ancora non completi dei grandi centri, come Istanbul, Ankara e Smirne, dove l’opposizione tende a raccogliere più voti.

Salvo sorprese dell’ultima ora, visto che la matematica lascia aperto ogni scenario, il secondo turno è previsto per il 28 maggio. L’affluenza al primo turno ha sfiorato il 90% degli aventi diritto.

Anche l’agenzia privata Anka, che aveva già pubblicato il sorpasso di Kilicdaroglu con il 47% dei voti conteggiati a metà pomeriggio, ha stimato nuove percentuali che prospettano un ballottaggio in cui Kilicdaroglu dovrà conquistare gli indecisi per poter battere Erdogan che è in vantaggio con il 48,8%.

Al terzo posto, intorno al 5,3% il terzo sfidante, Sinan Ogan che si è già intestato il ruolo di ago della bilancia: “C’è un’alta probabilità che le elezioni vadano al secondo turno” e “i nazionalisti turchi e i kemalisti sono la chiave di queste elezioni”.

Sarà una lotta all’ultimo voto, hanno fatto capire entrambi i contendenti, che hanno chiesto ai sostenitori di restare a vigilare sullo scrutinio. “Gli osservatori elettorali e i funzionari del consiglio elettorale non dovrebbero mai lasciare i loro posti”, ha twittato Kilicdaroglu. “Stanotte non dormiremo, gente mia”.

“Il fatto che le elezioni del 14 maggio si siano svolte sotto forma di una grande celebrazione della democrazia con pace e tranquillità è un’espressione della maturità democratica della nostra Turchia”, ha scritto in un comunicato pubblicato su Twitter il presidente uscente. “Mentre le elezioni si sono svolte in un’atmosfera così positiva e democratica e il conteggio dei voti è ancora in corso, cercare di annunciare i risultati in fretta significa usurpare la volontà nazionale” e “chiedo a tutti i miei sostenitori e compagni di rimanere nei seggi, qualunque cosa accada, fino a quando i risultati non saranno ufficialmente definiti”.

Oggi si è votato anche per le elezioni legislative. Lo scrutinio è leggermente più indietro rispetto a quello delle presidenziali: secondo i dati preliminari con oltre l’80% delle schede conteggiate l’Alleanza del popolo, di cui fa parte il partito di governo Giustizia e Sviluppo (Akp) ottiene la maggioranza dei 600 seggi del Parlamento. L’alleanza Akp-Mhp è in vantaggio e raccoglie 315 seggi, il partito Repubblicano almeno 168, mentre l’alleanza di sinistra Lavoro e libertà il 9%.

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