Transizione ecologica e digitale: protagonisti giovani e imprese

Transizione ecologica e digitale: protagonisti giovani e imprese

Incontro nazionale della rete EcoDigital: presentate nuove proposte

Milano, 18 lug. (askanews) – La transizione ecologica e digitale è l’elemento fondamentale su cui l’Italia deve investire per una vera strategia nazionale di ripresa e resilienza, per una vera indipendenza energetica e per l’adattamento agli effetti avversi del cambiamento climatico, con benefici per l’economia e nuova occupazione. L’innovazione tecnologica è per definizione il settore più dinamico e favorevole a tale scopo e mai come in questo momento storico deve essere considerata con tutte le sue potenzialità. Parlamento e Governo sono chiamati a un deciso e urgente cambio di passo su questioni cruciali come innovazione tecnologica green, ambiente e clima nell’interesse del Paese e dei cittadini. Una svolta equa e inclusiva che dovrà mettere al centro soprattutto i giovani nativi eco-digitali che con le loro competenze, capacità e attitudini sono chiamati al ruolo di protagonisti.

Sono questi i principali temi affrontati all’incontro nazionale della rete EcoDigital “La rivoluzione EcoDigital. Best practice per la transizione ecologica e digitale”, promosso insieme a Fondazione Homo Ex Machina con il patrocinio della Fondazione UniVerde. L’evento, che si è svolto ieri a Roma al Palazzo Theodoli-Bianchelli, ha rappresentato l’occasione per rilanciare le adesioni e le proposte di attivisti, giovani innovatori, imprenditori, amministratori locali e Istituzioni per la costruzione di una rete di realtà virtuose capaci di essere da stimolo alla politica. L’obiettivo è quello di aggregare e valorizzare le buone pratiche e le migliori esperienze diffuse su tutto il territorio nazionale per favorire la vera transizione EcoDigital, mettendo a circuito quegli esempi positivi fondamentali per la trasformazione ecologica e digitale della società e dell’economia, secondo i principi della giustizia sociale e climatica.

Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde e Promotore della Rete EcoDigital, ha proposto di istituire un Tavolo tecnico di lavoro per la presentazione di proposte emendative, in tema EcoDigital, alla prossima Legge di Stabilità, incassando il sostegno dell’ex premier Giuseppe Conte. “L’Italia ha bisogno di una risposta politica all’altezza dei tempi – ha detto il presidente della Fondazione Univerde -. La pandemia ha accelerato la necessità di trasformazione dai vecchi modelli economici, dipendenti dalle lobby tradizionali, in una nuova società che investa con convinzione nella transizione ecologica e digitale, nel contrasto al cambiamento climatico e verso la coesione sociale. Una visione che si ispira al Green Deal europeo verso cui sono orientate le ingenti risorse del Pnrr che devono essere ben spese, se non vogliamo un Paese più arretrato e indebitato”. Per Pecoraro Scanio non ci sono dubbi: “L’Italia deve puntare subito sulle rinnovabili senza barriere ideologiche e burocrazia in eccesso, accelerare la transizione che deve essere vera e veloce. Non c’è più tempo. Migliaia di attivisti, imprenditori e amministratori, in gran parte giovani, stanno già costruendo un’Italia più ecologica, digitale, civica, solidale e noi li stiamo aiutando a realizzarla”.

Per l’ex premier e presidente del M5S, Giuseppe Conte, la transizione digitale ed energetica sono di strategica importanza per l’Italia e devono essere portate avanti “dal basso, alla portata di tutti, un obiettivo da realizzare capillarmente”. Quanto al Pnrr, secondo Conte “il governo mostra di essere su un’altra linea. Non ha compreso l’importanza del massimo impegno delle risorse per spingere il Paese nel futuro, e non per farlo ripiombare nel passato. La prospettiva è che si manifesta la conservazione, la difesa di un modello produttivo ed economico diventato dannoso, insostenibile. Le risorse ci sono, le abbiamo portate, stiamo ancora aspettando i decreti attuativi per le comunità energetiche”. Il numero uno del M5s ha poi difeso il superbonus, introdotto dal Governo Conte II, la misura di incentivazione che “ha coniugato produzione, crescita economica, sviluppo sociale, tutela ambientale, che ci ha fatto volare nella crescita e che adesso iniziamo a toccare con mano”, senza dimenticare il tema della rigenerazione urbana sul quale si è così espresso: “Deve diventare luogo comune la realizzazione dell’efficientamento energetico”.

Presente anche Loredana De Petris, ex senatrice della Repubblica, promotrice Rete EcoDigital e componente del Polo Progressista: “Oggi chi blocca la transizione ecologica e digitale è la destra al governo. Sono negazionisti nei fatti oltre che spesso anche nelle parole. Non riconoscono l’emergenza climatica e ormai dicono apertamente che la transizione è troppo costosa. Non ci vuole molto, purtroppo, a prevedere che i progetti del Pnrr sacrificati saranno proprio quelli relativi alla transizione ecologica e il danno per il Paese sarà enorme. Lo sarà soprattutto, all’opposto di quanto Meloni e Giorgetti raccontano, per le fasce più povere – ha aggiunto De Petris -. È questo lo scontro principale che si combatte oggi non solo in Italia ma in tutta Europa e che connoterà più di ogni altra cosa la campagna elettorale per le prossime elezioni europee”.

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