Studenti Sapienza: basta atti vandalici e violenza manifestanti

Studenti Sapienza: basta atti vandalici e violenza manifestanti

Stop a occupazioni abusive, mura imbrattate, insulti, risse, bombe carta

Roma, 28 mag. (askanews) – “La morte di migliaia di civili merita attenzione da parte di ognuno di noi e da parte delle istituzioni. Noi studenti siamo uniti nell’urlare di cessare il fuoco. La protesta, in questo momento, è fondamentale; ciò che invece riteniamo completamente inutile nonché deleterio è la monopilizzazione delle forme di protesta. Come rappresentanti degli studenti siamo in dovere di portare il pensiero della maggioranza degli studenti del nostro Ateneo, che, va detto chiaramente, è stanca del clima di violenza e devastazione presente in Sapienza da mesi”. E’ quanto dichiara Lorenzo Madonna, rappresentante degli studenti in Consiglio di Amministrazione. I rappresentanti degli studenti di Sapienza Futura, prima lista della Sapienza con due Consiglieri D’Amministrazione su due e quattro Senatori Accademici su sei, esprimono profonda angoscia per le immagini che arrivano da Rafah: ora più che mai c’è bisogno di un’azione congiunta per fermare questa catastrofe umanitaria. Allo stesso tempo, però, condannano il clima di tensione che si respira ormai da mesi all’interno dell’Ateneo più grande d’Europa, in quanto devierebbe l’attenzione dal vero dramma a cui si sta assistendo in questi giorni.

“La violenza non si può combattere con altra violenza, né con atti vandalici o occupazioni abusive. Non può un ideale di pace giustificare l’azione di chi per farsi sentire distrugge un bene comune”, aggiunge Lucia Lombardo, anche lei rappresentante in Consiglio di Amministrazione: “Le pareti della nostra università sono imbrattate di scritte di odio contro tutti, contro nostri colleghi, contro la Rettrice, contro artisti, contro le istituzioni. Oggi, purtroppo, anche noi ci siamo svegliati e abbiamo visto la nostra sede e le bandiere della Pace che abbiamo esposto, imbrattate da insulti e scherno nei nostri confronti. Ogni giorno gli studenti si svegliano chiedendosi se assisteranno a scene di violenza, a risse, a lanci di bombe carta, o a scene di delirio, di festa sfrenata e atteggiamenti più che libertini, che, lasciatecelo dire, stridono un po’ con le motivazioni proclamate e distolgono l’attenzione da ciò che accade a Gaza. È sufficientemente chiaro, ormai, che chi perpetra queste azioni non crede né di poter modificare in questo modo gli assetti politici mondiali o costruire un dialogo per la pace, né sensibilizzare i propri colleghi su un tema attuale e drammatico”. Claudia Caporusso, presidente dell’associazione Sapienza Futura, dichiara: “in questi mesi abbiamo già promosso numerose iniziative sul tema, come il ‘concerto per la Pace’ con ospite Edoardo Bennato che ha suonato gratuitamente in Sapienza per tutti. Invitiamo tutta la comunità studentesca a rimanere unita nella richiesta comune di Pace”.

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