Sport equestri e salute mentale: al via progetto “Equiromens Summer Camp”

Sport equestri e salute mentale: al via progetto “Equiromens Summer Camp”

Roma, 5 ago. (askanews) – È ufficialmente partito il progetto “Equiromens Summer Camp”, frutto del Protocollo d’Intesa sottoscritto tra la Federazione Italiana Sport Equestri (FISE) e la Asl Roma 2, attraverso il Dipartimento Integrato di Salute Mentale, Neuropsichiatria Infantile e Dipendenze Patologiche. L’iniziativa mira a favorire inclusione sociale, benessere psicosociale e riabilitazione di persone fragili, attraverso pratiche educative e relazionali legate al contesto equestre, in particolare alla cura e alla gestione del cavallo.

L’accordo, della durata triennale, nasce con l’obiettivo di superare lo stigma che ancora pesa sulla salute mentale e promuove una visione di salute di comunità, in cui il cavallo non è solo animale sportivo, ma mediatore relazionale e facilitatore di benessere.

“Attraverso questo accordo – dichiara il Presidente FISE, Marco Di Paola – riaffermiamo il ruolo sociale dello sport equestre. Il cavallo diventa non solo compagno di sport, ma anche alleato nei percorsi di crescita, cura e inclusione. È una responsabilità che la Federazione sente profondamente e che intendiamo portare avanti con dedizione, in sinergia con le istituzioni sanitarie e il mondo della salute mentale”.

Il progetto pilota “Equiromens Summer Camp” si svolge dal 4 al 17 agosto 2025 presso il prestigioso Centro Equestre Federale dei Pratoni del Vivaro di Rocca di Papa, storico impianto olimpico e sede di competizioni internazionali. I 14 utenti adulti della ASL Roma 2, accompagnati da 4 operatori sanitari, saranno coinvolti in tutte le fasi organizzative di un importante concorso nazionale di sport equestri (dressage, salto ostacoli e concorso completo), partecipando attivamente alla preparazione, allo svolgimento e al disallestimento dell’evento.

L’approccio è incentrato su attività non rieducative né terapeutiche in senso clinico, ma educative e formative: i partecipanti, tesserati con l’ASD “Il Giardino di Filippo”, società affiliata FISE e partner del progetto, acquisiranno competenze tecniche nella cura del cavallo, nella selleria, nella logistica degli eventi sportivi e nella collaborazione tra team. Il contesto naturale e non medicalizzato favorisce l’attivazione di nuove competenze, relazioni positive e consapevolezza personale.

“Abbiamo fortemente voluto questo accordo – afferma Barbara Ardu, Direttore Tecnico Area Formazione e Progetti Speciali FISE – per ampliare l’orizzonte delle attività educative legate al cavallo. L’ambiente equestre, con i suoi valori e le sue dinamiche, rappresenta un contesto formativo unico per le persone fragili: favorisce relazioni sane, consapevolezza di sé e nuove competenze spendibili anche nel mondo del lavoro”.

Durante il soggiorno, gli utenti saranno seguiti da tecnici federali formati, che li guideranno nelle tre fasi operative: preparazione dell’evento (4-6 agosto), supporto durante la competizione (7-10 agosto) e fase di disallestimento e valutazione (11-17 agosto). Alla fine del percorso verrà rilasciato un attestato di partecipazione, e per i più motivati sarà possibile accedere a percorsi professionalizzanti federali.

“Questa collaborazione – sottolinea Emanuele Caroppo, dirigente psichiatra UOC Salute Mentale D6 ASL Roma 2 – rappresenta un importante passo avanti nel percorso di de-istituzionalizzazione e inclusione. Il cavallo, in questo contesto, diventa mediatore relazionale e facilitatore di processi riabilitativi. Uscire dal contesto clinico per abitare spazi aperti, dinamici e relazionali è un elemento chiave per la salute mentale contemporanea”.

Il progetto non comporta oneri economici per le parti, prevede il coinvolgimento degli operatori sanitari solo in funzione di accompagnamento e sorveglianza e si inserisce in una visione moderna e collaborativa della salute mentale. Le attività rientreranno anche nelle azioni previste dal Festival della Salute Mentale RO.MENS.

Con “Equiromens Summer Camp”, FISE e ASL Roma2 riaffermano insieme un messaggio chiaro: la salute mentale si costruisce anche fuori dai luoghi della cura, attraverso lo sport, la natura e la relazione autentica. Un modello innovativo, concreto e replicabile.

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