Smentite le previsioni più pessimistiche sull’astensionismo: alle elezioni Comunali l’affluenza è al 59,03%
Nella scorsa tornata, secondo il Viminale, aveva partecipato il 61,22 per cento
Roma, 15 mag. (askanews) – Nonostante l’allarme di opinionisti e politici, in zona Cesarini gli elettori smentiscono almeno le previsioni più pessimistiche: nella tornata di elezioni comunali andata in scena domenica 14 e lunedì 15 maggio in 15 regioni a statuto ordinario la chiusura delle urne consegna alla storia un aumento contenuto dell’astensionismo. Il dato definitivo (calcolato su tutte le 5.426 sezioni elettorali) si assesta al 59,03 per cento dei votanti contro il 61,22 del precedente dato storico di riferimento pubblicato sul sito del Ministero dell’Interno. Poco più del 2 per cento di calo dell’affluenza, un dato che corregge in qualche misura quello della serata di domenica, quando i votanti si erano fermati al 46,38 per cento, segnando un calo del 13 per cento circa rispetto alla precedente tornata elettorale amministrativa.
Molti giornali stamattina avevano messo in evidenza il dato dell’astensionismo in crescita, qualche esponente politico anche nella giornata di oggi lo prende come un segnale di allarme. E’ il caso di Mariolina Castellone, vicepresidente del Senato ed esponente del M5S, secondo la quale “queste elezioni amministrative confermano la poca partecipazione al voto, sintomo del distacco tra cittadini ed istituzioni”. Per Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera, il dato dell’astensione è “negativo per tutti”. “Purtroppo – ha commentato dal canto suo il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana (Lega) – c’è questa disaffezione che, lo ribadisco, bisogna cercare di contrastare smettendo di cercare di vedere la politica come qualcosa di negativo per cui la gente è convinta che sia inutile andare a votare”.