
Sicurezza sismica, una priorità tra innovazione e prevenzione
Roma, 27 giu. (askanews) -In un’Italia esposta a costanti rischi sismici, la progettazione antisismica emerge come un’urgenza nazionale, una sfida che coinvolge professionisti, istituzioni e cittadini. Non si tratta più di un tema riservato agli addetti ai lavori, ma di un impegno collettivo che riguarda la sicurezza pubblica, la tutela del patrimonio e la resilienza del territorio.Ne è convinto l’ingegner Massimo Cerri, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma: “Gran parte del nostro patrimonio edilizio è stato costruito prima dell’introduzione delle normative antisismiche. Rimandare la messa in sicurezza significa esporre l’intera collettività a rischi inaccettabili.”
La prevenzione strutturale deve oggi diventare una prassi ordinaria, non una risposta emergenziale. Organizzazioni come ISI (Ingegneria Sismica Italiana) promuovono da anni una visione moderna: la sicurezza sismica come investimento e valore aggiunto. “L’ingegneria sismica – aggiunge Cerri – è anche un atto di responsabilità civile. Deve avere lo stesso peso di criteri progettuali come sostenibilità ambientale, estetica e funzionalità.”
Negli ultimi mesi, lo sciame sismico che ha colpito l’area dei Campi Flegrei – con oltre 500 scosse solo a maggio 2025, tra cui una di magnitudo 4.4 – ha evidenziato l’urgenza di dotarsi di edifici sicuri e resilienti. Le evacuazioni temporanee di scuole e ospedali hanno messo in luce le criticità infrastrutturali anche nelle zone altamente urbanizzate. Secondo i dati del CRESME, oltre il 60% del patrimonio edilizio italiano è stato costruito prima del 1974, senza criteri antisismici. Le scuole rappresentano un punto critico: solo il 15% risulta adeguato. Intanto, il PNRR ha destinato 1,2 miliardi di euro alla messa in sicurezza, ma meno del 40% dei fondi è stato effettivamente speso al 2025, a causa di ritardi procedurali e carenze di personale tecnico nei piccoli Comuni.
Tuttavia, l’Italia resta ancora priva di una strategia nazionale organica. “Senza un coordinamento stabile tra le istituzioni, la prevenzione rischia di restare solo un’intenzione”, sottolinea Cerri.
L’intervento sugli edifici esistenti comporta ostacoli complessi: vincoli architettonici, documentazione incompleta, iter autorizzativi lenti e frammentati. “Serve una semplificazione reale – spiega – con sportelli unici, digitalizzazione e protocolli operativi più snelli.” Due sono gli approcci principali: adeguamento sismico, per strutture strategiche come scuole e ospedali, e miglioramento sismico, più sostenibile per edifici storici o residenziali. “Entrambi richiedono competenze specialistiche e una visione integrata.”
Nel campo delle nuove costruzioni, l’obiettivo non è solo la conformità normativa, ma la continuità d’uso dopo un sisma. Materiali innovativi, isolamento alla base, dissipatori di energia e digital twin rappresentano oggi strumenti concreti per progettare la sicurezza. “La progettazione antisismica – afferma Cerri – non è solo calcolo strutturale. È una cultura che deve estendersi anche al cantiere, alla formazione continua, alla qualità esecutiva.”
Seppur presenti, gli strumenti normativi risultano spesso insufficienti o mal strutturati. “Il PNRR è un’occasione preziosa – osserva – ma nei piccoli Comuni mancano competenze e risorse per affrontare percorsi complessi. Serve un piano pluriennale indipendente dal ciclo politico.” Verso settembre: la progettazione antisismica al centro del dibattito tecnico
Dal 19 al 21 settembre, Roma ospiterà al Convention Center “La Nuvola” l’edizione 2025 di B-CAD, manifestazione dedicata al mondo delle costruzioni, dell’architettura e del design. Tra i temi portanti, la sicurezza sismica sarà al centro di incontri, workshop e momenti di confronto con esperti, imprese e istituzioni. Parallelamente, come da tradizione per B-CAD, una ricchissima offerta formativa che darà accesso alle relative certificazioni, disponibile per tutti i visitatori. Ciascun espositore avrà l’opportunità di presentare il proprio brand e di offrire sessioni pratiche e informative, garantendo il rilascio di crediti formativi e certificazioni, grazie ad accordi che la fiera ha stipulato con gliordini nazionali ed enti internazionali di accreditamento. Il tutto per aggiornarsi e crescere professionalmente, esplorando nuove conoscenze e competenze.
“La fiera sarà l’occasione per mostrare che innovazione e sicurezza possono – e devono – convivere”, commenta Cerri. Tecnologie emergenti, simulazioni dinamiche, materiali ad alte prestazioni e intelligenza artificiale applicata alla progettazione strutturale saranno protagonisti di questa visione del costruire orientata al futuro.