Separazione carriere dei magistrati, i punti principali della riforma

Separazione carriere dei magistrati, i punti principali della riforma

Roma, 22 lug. (askanews) – La riforma costituzionale della giustizia -á”Norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare” -áche ha come obiettivo di separare le carriere dei magistrati requirenti e giudicanti, attraverso la modifica del Titolo IV della Costituzione, ha ottenuto il via libera anche in Senato con 106 voti favorevoli, 61 contrari e 11 astenuti. Ora il testo torna alla Camera per il terzo dei quattro passaggi.

Il provvedimento, presentato dal governo, prevede due distinti organi di autogoverno: il Consiglioásuperiore della magistratura giudicante e il Consiglio superioreádella magistratura requirente. La presidenza di entrambi gliáorgani è attribuita al Presidente della Repubblica, mentre sonoámembri di diritto del Consiglio superiore della magistraturaágiudicante e del Consiglio superiore della magistraturaárequirente, rispettivamente, il primo Presidente della Corte di Cassazione e il Procuratore generale della Corte di Cassazione.

Gli altri componenti di ciascuno dei Consigli superiori sonoáestratti a sorte, per un terzo da un elenco di professori e avvocati compilato dal Parlamento in seduta comune e, per iárestanti due terzi, rispettivamente, tra i magistrati giudicantiáe tra i magistrati requirenti. Si prevede, inoltre, che iávicepresidenti di ciascuno degli organi siano eletti fra iácomponenti sorteggiati dall’elenco compilato dal Parlamento.

Un’altra novità è rappresentata dall’istituzione dell’Alta Corteádisciplinare che sarà composta da 15 giudici: 3 nominati dal presidente della Repubblica; 3 estratti a sorte da un elencoácompilato dal Parlamento in seduta comune; 6 estratti a sorte traái magistrati giudicanti in possesso di specifici requisiti; 3áestratti a sorte tra i magistrati requirenti in possesso diáspecifici requisiti.

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