Sanità, Ambrosi (Fdi): cardiochirurghi italiani discriminati in Francia

Sanità, Ambrosi (Fdi): cardiochirurghi italiani discriminati in Francia

Roma, 6 ago. (askanews) – “È inaccettabile che, in un’Unione Europea fondata sul principio della libera circolazione delle competenze e sul mutuo riconoscimento dei titoli di studio, medici italiani altamente formati – riconosciuti a livello internazionale e pilastri dell’eccellenza sanitaria nazionale – vengano discriminati in Francia a causa di modifiche unilaterali nella normativa sul riconoscimento automatico delle qualifiche professionali”. È quanto dichiara in una nota Alessia Ambrosi, deputata di Fratelli d’Italia, alla luce delle segnalazioni ricevute dalla Società Italiana di Cardiochirurgia (SICCH), secondo cui numerosi specialisti italiani si trovano oggi impossibilitati a esercitare in Francia, nonostante il possesso di titoli pienamente validi e certificati a livello europeo.

Le recenti modifiche alla Direttiva 2005/36/CE, recepite dalle autorità francesi con interpretazione restrittiva e arbitraria – si spiega nel comunicato -, hanno escluso la specializzazione italiana in cardiochirurgia dal riconoscimento automatico, con un impatto devastante su molti professionisti, in particolare i più giovani.

“Non possiamo assistere in silenzio – prosegue Ambrosi – al disconoscimento della nostra scuola medica e alla creazione di barriere ingiustificate, che violano lo spirito dell’Unione Europea e il principio di reciprocità tra Stati membri. L’Italia è un Paese che investe nel merito e valorizza il proprio capitale umano. Non è tollerabile che i nostri medici, formati secondo i più alti standard europei, vengano trattati come professionisti di ‘serie B'”.

L’interrogazione parlamentare depositata alla Camera dalla deputata Ambrosi chiede al Governo di attivarsi con urgenza per ottenere il ripristino dell’equivalenza automatica, anche attraverso un confronto diretto con le autorità francesi e comunitarie: “L’Italia deve pretendere rispetto. E noi non accetteremo mai che si tenti di far passare un’ingiustizia così evidente sotto silenzio”.

Ascolta la
Diretta
Ascolta la
Diretta
Messaggia con la
Radio in diretta