Renzi-Bonino più diversi non si può, ma fanno coppia per Stati Uniti Europa

Renzi-Bonino più diversi non si può, ma fanno coppia per Stati Uniti Europa

Lista di scopo PiùEuropa-Italia Viva-Nuovo Psi, schermaglie tra leader su von der Leyen

Firenze, 8 giu. (askanews) – L’icona radicale, già europarlamentare, e l’ex “tutto”. Ex premier, ex segretario del Pd, ex sindaco di Firenze. Emma Bonino e Matteo Renzi sono i due, diversissimi, registi della lista di scopo per le elezioni Europee denominata Stati Uniti d’Europa. Nessuno, per loro, si è azzardato a tirare fuori la definizione di “strana coppia”. Forse perché banale o forse perché espressione fin troppo abusata in occasione di un’altra coppia, di cui era parte ancora Renzi: quella con Carlo Calenda, finita con un velenoso divorzio. Ma, al di là delle provenienze opposte – cattolica quella di Renzi, laica e Radicale quella di Bonino – i due sono accomunati da qualcosa in questa tornata elettorale: la voglia di “rimettersi in gioco”. E a loro si sono uniti anche i socialisti del Nuovo Psi di Vincenzo Maraio.

Le trattative per la lista di scopo hanno tenuto un po’ col fiato sospeso e del resto la fine ingrata del Terzo Polo si è portata dietro il veto di Calenda a nuove alleanze con Renzi e, a cascata, qualche smottamento come l’uscita di Federico Pizzarotti da +Europa, proprio in dissenso con la decisione di Emma Bonino di stringere un patto elettorale con Italia Viva. Se i componenti della galassia pannelliana si sono dispersi in diverse direzioni e alleanze Stati Uniti d’Europa sfoggia comunque un carattere fortemente radicale: in lista non c’è soltanto Emma Bonino ma anche Rita Bernardini, Marco Taradash e l’ex presidente dell’Unione delle camere penali, Giandomenico Caiazza, insieme all’adesione dei Radicali italiani.

Nessuno si è illuso che la navigazione potesse essere semplice tanto che ci è già scappata la prima schermaglia tra i due leader. Al no secco di Matteo Renzi a un secondo mandato per l’attuale presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen Bonino ha ribattuto: “Io direi al mio alleato Renzi di stare più calmo e di aspettare l’esito delle elezioni”. Per Bonino, che ricorda come “trent’anni fa con Pannella sognassimo gli Stati Uniti d’Europa”, queste elezioni sono una svolta per fare crescere ancora “la patria europea e non l’Europa delle patrie”.

Quanto a Renzi, che conferma che se eletto si trasferirà a Bruxelles – perché candidarsi “come fanno gli altri leader e non andarci è una truffa, una cosa da ladri di democrazia” – confessa che il suo obiettivo è di “prendere un voto in più di Matteo Salvini, simbolo di un’Europa al contrario”. E appena arrivato in Ue lavorerà per portare Mario Draghi alla guida della Commissione europea. “L’ex premier sta bene su tutto – spiega -. Se dopo le elezioni ai Popolari toccherà la Commissione e a Renew il Consiglio, allora lo proporrò per il Consiglio”.

Nelle liste l’ex premier è all’ultimo posto in quattro dei cinque collegi (tranne il Nord-Est) mentre Emma Bonino è capolista al Nord-Ovest, Graham Robert Watsonal al Nord-Est, Giandomenico Caiazza al Centro (con Bonino seconda), Enzo Maraio al Sud e Rita Bernardini nelle Isole. Tra i candidati nel Nord-Ovest c’è anche il giornalista e conduttore Alessandro Cecchi Paone.

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