Referendum, Conte: su cittadinanza votato sì, ma strumento sbagliato

Referendum, Conte: su cittadinanza votato sì, ma strumento sbagliato

Bruxelles, 10 giu. (askanews) – Il diritto di cittadinanza degli immigrati, che tra i quesiti del referendum fallito è quello che ha avuto meno successo, è un tema su cui il M5s preferiva un’altra soluzione, quella dello Ius Scholae, che è ancora praticabile con l’attività legislativa del Parlamento. Lo ha sottolineato il leader del M5s, Giuseppe Conte, parlando con la stampa a margine di un evento a cui ha partecipato al Parlamento europeo a Bruxelles.

“Quello – ha detto Conte – è un tema su cui noi siamo sul pezzo, ma il problema è che è una battaglia che ritenevamo giusta dove ci è stato offerto uno strumento (l’acquisizione della cittadinanza dopo cinque anni, ndr) che ho detto da subito ci ha lasciato perplessi e che ritenevamo sbagliato”.

“Lo strumento migliore per noi – ha precisato – è lo Ius Scholae(l’acquisizione della cittadinanza per i minori nati in Italia o arrivati entro i 12 anni, dopo aver frequentato regolarmente la scuola, ndr) dove anche il centro-destra andrebbe sfidato, visto che Forza Italia sullo Ius Scholae ha una proposta un po’ simile alla nostra, ma non del tutto assimilabile. Quindi è su quello che noi possiamo offrire alla cittadinanza dei percorsi di integrazione e la soluzione a un problema”.

“Io poi – ha ricordato Conte – ho votato comunque; noi abbiamo fatto comunque campagna referendaria, abbiamo lasciato libertà di voto, e io ho votato personalmente sì. Però sicuramente chi ha promosso quel referendum, secondo me, come avevo detto, rischia di allontanare anche la soluzione di un problema che invece – ha concluso – va affrontato con una diversa soluzione”.

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