Prestito Bei da 40 mln contro pratica soppressione pulcini maschi
Finanzierà con garanzie Ue sviluppo di tecniche di “ovosessaggio”
Bruxelles, 3 nov. (askanews) – La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha firmato un accordo di prestito da 40 milioni di euro con la società olandese AgriTech “In Ovo” per il periodo 2023-2026, al fine di sviluppare la tecnologia “Ella”, in grado di identificare il sesso dell’embrione dei pulcini nelle uova (“ovosessaggio” o “sessaggio in ovo”) già in una fase iniziale della cova o dell’incubazione, consentendo così agli allevamenti di far schiudere solo galline ovaiole, senza ricorrere alla pratica sistematica della soppressione dei pulcini maschi subito dopo la schiusa.
Questo accordo, riferisce una nota diffusa oggi dalla Commissione europea, è sostenuto dal programma europeo InvestEU. Il suo finanziamento consentirà all’azienda di perseguire il miglioramento di questo tipo di tecnologia e di sviluppare ulteriormente le macchine “Ella”. Il fondo InvestEU interviene grazie a partner finanziari che investono in progetti che beneficiano della garanzia del bilancio dell’Ue.
“Si stima in 6,5 miliardi il numero di pulcini maschi uccisi ogni anno nel mondo per la produzione di galline ovaiole. Questa tecnologia contribuirà a migliorare il benessere degli animali e a ridurre le emissioni di CO2 nel settore della produzione di uova”, si legge nella nota. In Italia, si stima che i pulcini maschi appena nati abbattuti ogni anno siano tra i 25 e i 40 milioni.
Si tratta di una pratica contro cui da tempo lottano le associazioni per il benessere degli animali, anche in considerazione dei metodi barbari con cui i pulcini vengono soppressi: dopo essere stati selezionati, i pulcini sono spesso introdotti vivi in macchine trituratrici, mentre la normativa europea prevede che siano storditi prima dell’uccisione, o soffocati tramite schiacciamento (regolamento CE n. 1099/2009, relativo alla protezione degli animali durante l’abbattimento).
In Italia, un decreto legislativo per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni di questo regolamento europeo è stato approvato il 7 settembre scorso, e prevede che dal 31 dicembre del 2026 sia vietato l’abbattimento dei pulcini maschi subito dopo la schiusa. Leggi simili sono state approvate anche in Francia e in Germania e sono in vigore dal gennaio 2022.
Stella Kyriakides, commissaria responsabile per la salute e la sicurezza alimentare, ha dichiarato: “Garantire che gli standard europei in materia di benessere degli animali siano tra i più elevati al mondo costituisce per noi una priorità. Grazie a questa tecnologia eviteremo l’abbattimento sistematico di milioni di pulcini maschi in tutta l’Unione europea. Si tratta di una tappa importante nel nostro lavoro volto a rafforzare gli standard di benessere degli animali nella nostra Unione”, ha dichiarato la commissaria Ue responsabile per la Salute e la Sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, secondo quanto riporta la nota.
Nell’ottobre 2022, la stessa Kyriakides aveva riferito l’intenzione della Commissione di proporre un divieto Ue della pratica dell’abbattimento dei pulcini maschi, nel quadro della revisione delle norme europee sul benessere degli animali, prevista entro la fine di quest’anno. Ma questa misura, per la quale spingono soprattutto Francia e Germania, sembra ora essere stata accantonata, come si evince dall’annuncio fatto dalla Commissione il mese scorso riguardo al fatto che la proposta in preparazione sul benessere degli animali riguarderà solo le condizioni del loro trasporto.