
Panahi vince Palma d’Oro a Cannes: ciò che conta è libertà
Roma, 24 mag. (askanews) – “Un simple accident” di Jafar Panahi ha vinto la Palma d’oro a Cannes 2025. Il film di Panahi è potente, magistrale, sovversivo; un atto d’accusa contro il regime iraniano. In “Un simple accident” un uomo riconosce l’aguzzino che aveva incontrato in carcere e si vendica. Panahi, che fu rinchiuso in prigione e ha conosciuto le minacce e le pressioni, ora è libero di viaggiare. A Cannes si affaccia dopo i 15 anni in cui non poteva lasciare il paese: tornerà coraggiosamente nel suo paese.
Il film è stato accolto da una lunga ovazione: “Difficile parlare, mettiamo via tutte le differenze, importante è la libertà del mio paese, nessuno ti deve dire cosa fare e cosa dire e il cinema te lo consente”, le sue parole. E le sue dichiarazioni dalla Croisette rimbalzano immediatamente sulla stampa israeliana, riprese fra gli altri da Times of Israel
Il Grand Prix del 78/o Festival di Cannes, il secondo per importanza dopo la Palma d’oro, assegnato dalla giuria presieduta da Juliette Binoche è stato vinto da “Sentimental value” di Joachim Trier. Il film parla di conflitti familiari di cui sono maestri gli autori del Nord Europa (Strindberg, Ibsen, Bergman…), di un padre ingombrante, regista di cinema che offre un ruolo alla figlia, attrice di teatro: dietro il suo rifiuto segreti di famiglia. Migliore attrice è a Nadia Melliti per il film “Le petit dernier” di Hasfia Herzi. Wagner Moura per “O Agente secreto”, di Kleber Mendoca Filho, che vince anche il premio della miglior regia. Premio Giuria ex aequo “Sirat” e “Sound of falling”. Migliore sceneggiatura ai fratelli Dardenne. Premio speciale a “Resurrection” di Bi Gan. Camera d’or a “The president’s Cake”. Palma d’oro per miglior corto a “I’m Glad You’re Dead Now”. “Fuori” di Martone è fuori dal palmarès.