Ottella compie 120 anni: da piccola Cantina a realtà internazionale

Ottella compie 120 anni: da piccola Cantina a realtà internazionale

Milano, 8 giu. (askanews) – Sono passati 120 anni dalla fondazione di Ottella, l’azienda vitivinicola di San Benedetto di Lugana (Verona) oggi guidata da Francesco e Michele Montresor, quarta generazione della famiglia che la fondò nel 1905. Da piccola Cantina, descritta a inizio ‘900 come l’unica produttrice di Lugana in territorio veronese dallo storico Giovan Battista Perez, Ottella ha continuato a crescere fino a diventare una realtà di rilievo internazionale, con una produzione annuale di oltre un milione di bottiglie e un export che raggiunge più di 35 Paesi e cinque Continenti.

Una svolta cruciale arriva nel 1964 con Lodovico Montresor, padre di Francesco e Michele, che contribuisce alla definizione dei confini e dell’identità dell’area della Lugana, divenuta Doc nel 1967. Altra data significativa è il 2013, l’anno in cui l’azienda decide di costruire la sua nuova, modernissima, cantina, completata nel 2022. È qui che Ottella esprime la sua grande passione per l’arte contemporanea, che l’ha portata a vincere il “Global Best of Wine Tourism Award 2025” “per il valore e la bellezza dell’architettura e l’unicità dell’accoglienza”. L’azienda ospita infatti numerose opere d’arte: dalla scultura luminosa “Golden Drop” di Julia Bornefeld nella barricaia, alla sfera d’acciaio di Beppe Bonetti (esposta alla Biennale di Venezia), fino alla più recente acquisizione dell’artista Mauro Staccioli, posizionata all’ingresso della struttura. Completano la collezione opere di artisti italiani del ‘900 come Giulio Paolini, Tancredi Parmeggiani, Ennio Morlotti, Tano Festa e Roberto Crippa.

Per festeggiare l’anniversario dei 120 anni, i fratelli Montresor hanno scelto di arricchire la collezione artistica con una nuova installazione firmata da Julia Bornefeld. L’opera, intitolata “Transiens”, trova dimora nella suggestiva sala degli acciai, fondendo arte e spazio in un dialogo di grande impatto visivo ed emozionale. “Abbiamo voluto dare continuità alle passioni che da sempre ispirano la nostra famiglia: la vigna e l’arte” ha spiegato Francesco Montresor, sottolineando che “essere coerenti con la nostra storia è il modo più autentico per rendere omaggio ai valori che ci guidano da generazioni. Questo anniversario – ha concluso – è anche un atto di gratitudine verso chi ci ha preceduto e ci ha lasciato in eredità un patrimonio unico di terre, cultura e bellezza: un patrimonio condiviso con tutti coloro che ogni giorno scelgono i nostri vini”.

“Bellezza è per noi un valore profondo, un elemento costitutivo della vita e non una caratteristica superficiale e passeggera” ha aggiunto Michele Montresor, rimarcando “siamo quindi onorati di sostenere il ‘Festival della Bellezza 2025’, certi che la ‘Meraviglia’ evocata dal titolo del Festival e pienamente espressa dal programma di quest’anno saprà emozionare un pubblico sempre più ampio”.

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