
Origin Italia: da dazi al 30% grave danno a filiere Dop e Igp
Roma, 14 lug. (askanews) – Dazi del 30% da pate degli Stati Uniti sui prodotti agroalimentari europei rappresenterebbero un colpo durissimo a tutto il comparto e alle filiere a Ig, sarebb “un attacco che danneggia le nostre imprese ma che colpisce anche milioni di consumatori americani, privati della libertà di scegliere prodotti autentici, tracciabili e di alta qualità”. Così Cesare Baldrighi, presidente di Origin Italia, l’associazione dei Consorzi di tutela delle Dop e Igp, che in una nota ricorda che gli Stati Uniti rappresentano il principale mercato extra-UE per le produzioni DOP e IGP italiane, assorbendo oltre quasi 25% dell’export totale del comparto certificato. In valore assoluto, si tratta di quasi 3 miliardi di euro, su un totale di oltre 12 miliardi di esportazioni mondiali del settore nel 2024 secondo una stima della Fondazione Qualivita. Negli ultimi dieci anni, l’export DOP IGP ha registrato una crescita complessiva del 75%, con l’America settentrionale e altri mercati extra-UE che oggi rappresentano oltre la metà del volume esportato.
“Si tratta – prosegue Baldrighi – di un’azione ideologica che mira a ridisegnare la geografia dell’economia agricola mondiale, spostando la produzione dove conviene politicamente, e colpendo proprio quei modelli virtuosi che legano il cibo alla storia, alla cultura e ai territori. Le produzioni DOP e IGP non sono solo eccellenze alimentari, ma anche un modello sociale fondato sulla coesione e sul valore delle comunità locali, che coinvolge lavoratori, consumatori, piccole e medie imprese, aziende agricole e artigianali”.
“In virtù di ciò – aggiunge – è doverosa un’alzata di scudi da parte della società civile, della politica e dei corpi intermedi, di fronte alla cedevolezza dell’Unione Europea, che appare solerte nel concedere vantaggi fiscali alle big tech, mentre i cittadini europei, con redditi erosi dall’inflazione, sopportano una pressione fiscale ben più pesante. È una questione di equità, ma anche di visione politica e di difesa dei nostri modelli produttivi”
Origin Italia richiama con forza l’attenzione sull’importante fase negoziale che l’Unione Europea dovrà affrontare da qui al primo agosto, un’occasione cruciale per aprire un confronto serio con l’amministrazione statunitense. L’associazione rivolge un appello diretto alla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, affinché assuma un ruolo più proattivo e determinato nella tutela del sistema delle Indicazioni Geografiche europee e dei valori che rappresenta.