Nella Sistina messa “Pro ecclesia” e prima omelia del Papa

Nella Sistina messa “Pro ecclesia” e prima omelia del Papa

Città del Vaticano, 9 mag. (askanews) – E’ iniziata nella Cappella Sistina in Vaticano la Messa “Pro ecclesia a Romano Pontefice”, presieduta da Papa Leone XIV. Una celebrazione liturgica alla quale partecipano tutti i cardinali elettori al Conclave e quelli presenti a Roma. Lo stesso Papa Leone terrà ai porporati la sua prima omelia da pontefice.

Rispondere alla domanda di chi è il Cristo per ognuno “non è una questione banale”, ed ha diverse risposte a conseguenti atteggiamenti. “C’è prima di tutto la risposta del mondo”, che spesso “considera Gesù una persona totalmente priva d’importanza, al massimo un personaggio curioso, che può suscitare meraviglia con il suo modo insolito di parlare e di agire. E così, quando la sua presenza diventerà fastidiosa per le istanze di onestà e le esigenze morali che richiama, questo ‘mondo’ non esiterà a respingerlo e a eliminarlo”. Lo ha detto Papa Leone XIV nella messa in Cappella Sistina.

Ma, ha subito proseguito il Pontefice, “c’è poi l’altra possibile risposta alla domanda di Gesù: quella della gente comune. Per loro il Nazareno non è un ‘ciarlatano’: è un uomo retto, uno che ha coraggio, che parla bene e che dice cose giuste, come altri grandi profeti della storia di Israele. Per questo lo seguono, almeno finché possono farlo senza troppi rischi e inconvenienti. Però lo considerano solo un uomo, e perciò, nel momento del pericolo, durante la Passione, anch’essi lo abbandonano e se ne vanno, delusi. Colpisce, di questi due atteggiamenti, la loro attualità”. “Essi incarnano infatti idee che potremmo ritrovare facilmente – magari espresse con un linguaggio diverso, ma identiche nella sostanza”, ha concluso il Pontefice.

“Mi avete chiamato per portare una croce”: sono le prime parole, pronunciate in inglese, di Papa Prevost, nella sua omelia nella prima messa da Pontefice, in Cappella Sistina, davanti ai cardinali di tutto il mondo. “Comincio con qualche parola in inglese, il resto lo farò in italiano”, esordisce. “Sono felice di essere qui con voi, cari fratelli, perché la benedizione del Signore continui a essere su di noi”. “Mi avete chiamato per portare una croce e per essere benedetto per questa missione e voglio che anche voi camminiate con me”, ha concluso prima di continuare l’omelia in italiano.

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