
Nel sud Sardegna si prospetta stagione cerealicola difficile
Roma, 18 giu. (askanews) – Incendi, prezzi bassi e ritardi nei pagamenti: nel Sud Sardegna per il settore cerealicolo si prospetta una stagione difficile. In questi giorni i roghi dell’isola hanno acuito il problema colpendo di più i campi di cereali e in una nota Coldiretti Cagliari sottolinea l’ennesimo ritardo nell’erogazione degli aiuti alle aziende agricole: “le risorse ci sono, ma faticano ad arrivare nelle casse degli agricoltori. Un problema che si ripresenta ogni anno e che rischia di diventare strutturale, compromettendo la tenuta economica del comparto”.
“Il comparto cerealicolo ha bisogno della giusta attenzione – denuncia il presidente di Coldiretti Cagliari, Giorgio Demurtas – i cerealicoltori stanno affrontando un’annata che si prospetta difficile, con gli incendi che per alcune aziende hanno compromesso i raccolti ma con un mercato che rischia di non riconoscere il giusto prezzo. È fondamentale, in queste situazioni più che mai, che gli aiuti arrivino subito, senza più ritardi, o molte aziende saranno costrette a fermarsi”.
Sul fronte pagamenti, gli agricoltori attendono ancora quelli della campagna 2021/2022: su 629 beneficiari ritenuti ammissibili, oltre 100 aziende aspettano ancora l’accredito, mentre alcune stanno ricevendo proprio in questi giorni le prime comunicazioni di diniego dopo anni di attesa. Finora sono stati erogati 2,2 milioni di euro, a fronte di una richiesta iniziale di circa 2,76 milioni.
E la situazione non migliora con gli anni successivi, denuncia Coldiretti Cagliari: per la campagna 2022/2023, le 587 domande presentate risultano ancora ferme, con 2,7 milioni di euro bloccati. Per la 2023/2024, nonostante le risorse siano già stanziate (altri 2,7 milioni di euro), non è ancora stato pubblicato il bando. Intanto sta per partire la raccolta del grano per la stagione della campagna attuale (2024/2025), per la quale è già prevista una dotazione di 2,4 milioni di euro.
“Non è accettabile che gli agricoltori debbano aspettare anni per ricevere un sostegno promesso – sottolinea il direttore di Coldiretti Cagliari, Giuseppe Casu – parliamo di aziende che hanno investito, seminato e oggi raccolgono senza la necessaria e dovuta liquidità”. Per Coldiretti Cagliari, è urgente che la Regione, per sostenere la cerealicoltura, punti su una liquidazione rapida dei fondi già stanziati, sull’attivazione immediata del bando 2023/2024 e su tempistiche certe per la 2024/2025. Tra le priorità, anche misure straordinarie di ristoro per le aziende danneggiate dagli incendi, che rischiano di non sopravvivere alla doppia emergenza climatica ed economica.