
Nel 2024 all’estero 58% pasta italiana: export oltre i 4 miliardi
Milano, 11 mag. (askanews) – Nel 2024 il 58% della produzione nazionale di pasta italiana è stata destinata all’estero. Secondo un’elaborazione Unione italiana food su dati Istat parliamo di oltre 2,4 milioni di tonnellate (+9,1% rispetto al 2023) per un valore di oltre 4 miliardi di euro (+4,8% rispetto al 2023). In pratica 80 milioni di porzioni di pasta italiana che lo scorso anno sono state proposte nelle case e nei ristoranti di quasi 200 Paesi nel mondo.
Della pasta esportata nel 2024, circa 1,5 milioni di tonnellate è destinato ai Paesi dell’UE mentre 898.815 tonnellate finiscono fuori dall’Europa. L’export nei Paesi Ue occupa nel 2024 infatti il 62,9% del totale, poco meno rispetto al 64,8% registrato nel 2023, mentre il restante 37,1% riguarda i Paesi non UE, America, Asia, Africa, Oceania. Germania (467.183 tonnellate), Stati Uniti (302.177 tonnellate), Regno Unito (283.478 tonnellate), Francia (278.511 tonnellate), e Giappone (69.589 tonnellate) si confermano i Paesi più ricettivi. Inoltre, la voglia di spaghetti&co prodotti nel Belpaese registra crescite tra il 5 e il 20% in Svezia, Canada, Polonia, Arabia Saudita, Brasile, Cina, Repubblica ceca, Croazia, Romania, Albania, Portogallo, Malta, Libano, tra il 20 e il 50% in Stati Uniti, Corea del Sud, Ucraina, Colombia, Serbia, Turchia, Vietnam, Oman, Uruguay, superiori al 50% in Paesi come Messico, Argentina, Etiopia, Eritrea, Sri Lanka e Paraguay.
“Oggi quasi il 60% dei pacchi di pasta prodotti in Italia viene esportato – spiega Margherita Mastromauro, presidente dei Pastai italiani di Unione italiana food – e se la pasta italiana gode all’estero di tanto successo e ha un percepito estremamente positivo è merito del saper fare centenario dei pastai italiani. La crescita nei mercati internazionali dimostra come la pasta italiana rappresenti un prodotto in grado di rispondere alle esigenze dei consumatori più attenti, grazie a un equilibrio tra tradizione e innovazione. Il nostro impegno è finalizzato a consolidare questi successi, puntando sulla trasparenza della filiera e sul patrimonio culturale che la pasta italiana porta sulle tavole di tutto il mondo, continuando a rafforzare le relazioni commerciali con tutti i nostri partner internazionali”.