Milano-Cortina: a Trento al via il progetto Anelli di congiunzione

Milano-Cortina: a Trento al via il progetto Anelli di congiunzione

Sport e Cultura: programma triennale, la prima mostra “Records” inaugurata il 6 febbraio

Milano, 2 feb. (askanews) – Un progetto espositivo triennale e una mostra per avvicinarsi ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026: è “Anelli di congiunzione”, il percorso che coniuga sport e cultura e che prende il via dal 6 febbraio 2024 a “Le Gallerie” a Trento, lo straordinario spazio espositivo ricavato da due ex tunnel stradali con la prima mostra “Records”.

“Anelli di congiunzione” si propone di sviluppare una riflessione sul significato dei Giochi Olimpici e Paralimpici in passato e sul rapporto tra le Olimpiadi e Paralimpiadi e il territorio, sia in termini storici sia in termini di ricaduta sulle comunità. Il progetto, che avrà ne Le Gallerie il suo hub espositivo culturale, si sviluppa in tre grandi mostre immersive nel 2024, nel 2025 e nel 2026 all’interno del programma dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026. Le tre grandi mostre rifletteranno su tre macro-temi: la prima edizione (2024) avrà per tema le “Misurazioni” e si intitolerà “Records”. La seconda (2025) punterà l’attenzione alla “Tecnica”. La terza e ultima edizione (2026) sarà dedicata invece a “i Territori”.

Il progetto “Anelli di congiunzione” e la mostra “Records” – curata dalla Fondazione Museo storico del Trentino per conto della Provincia autonoma di Trento, con la collaborazione della Fondazione Milano Cortina 2026 e il supporto del Museo Olimpico di Losanna – sono stati presentati a Milano nella sede della Fondazione Milano Cortina 2026. Parte così da “Le Gallerie” a Trento il conto alla rovescia che tra due anni vedrà il Trentino, insieme a Lombardia e Veneto e alla Provincia di Bolzano/Bozen, protagonista del massimo evento sportivo al mondo.

“In questa mostra – ha affermato la vicepresidente della Giunta provinciale Francesca Gerosa nel corso della presentazione – si ritrovano molto i valori del Trentino: accoglienza, solidarietà, volontariato e cultura. Negli spazi espositivi, partendo dal passato, passando per il presente con lo sguardo rivolto al futuro, si parla di cultura dello sport e si può notare quanto l’unione tra sport e cultura e tra storia e innovazione possano essere vincenti e siano due importanti binomi da riproporre più avanti”.

“Dobbiamo ricordarci – ha proseguito Gerosa – che dobbiamo partire dai giovani perché è a loro che dobbiamo rivolgerci quando pensiamo, organizziamo e decliniamo politiche anche più alte ma che nel dettaglio devono rivolgersi alle giovani generazioni che prenderanno il nostro posto. Dobbiamo trasferire loro valori e basi solide per essere i cittadini del futuro. Invito tutti a visitare le mostre in particolare agli studenti delle nostre scuole perché in Trentino si sta facendo la storia e far parte della storia è importante”.

A fare gli onori di casa alla conferenza stampa di presentazione è stato l’amministratore delegato di Fondazione Milano Cortina 2026 Andrea Varnier che ha ricordato come i Giochi si stiano avvicinando di giorno in giorno: “Il tempo corre – ha affermato osservando il countdown sugli schermi – ce lo ricordiamo bene tutti. Martedì 6 febbraio, a due anni esatti dall’inizio dei Giochi, la mostra Records metterà insieme cultura e sport, una della grandi ambizioni e ragion d’essere dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026, nonché il primo grande evento che realizziamo assieme alla Provincia di Trento per questo programma chiamato Olimpiade Culturale”.

Tito Giovannini, coordinatore del Coordinamento provinciale per le Olimpiadi e Paralimpiadi ha evidenziato la volontà di coinvolgere i giovani: “La mostra – ha spiegato è un primo assaggio della nostra macchina organizzativa e con la Val di Fiemme e la Provincia siamo entrati nella fase operativa: stiamo rispettando il cronoprogramma per l’ammodernamento degli impianti, dopodomani prende il via Trento Capitale europea del volontariato, e martedì 6 aprirà la mostra esattamente 2 anni prima dei Giochi. Voglio ribadire che tutti i nostri sforzi sono rivolti alle giovani generazioni, dobbiamo far sì che facciano più sport e una serie di impianti sportivi all’avanguardia, accessibili e senza barriera saranno attrattivi anche per loro. Anche per questo vogliamo portare tutte le scuole del Trentino a visitare la mostra e infondere loro entusiasmo per avvicinarsi allo sport”.

Il direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino Giuseppe Ferrandi ha rivelato qualche dettaglio del progetto: “Anelli di congiunzione – ha detto – è il progetto che ci porterà ai Giochi del 2026, mentre Records è la prima mostra e riguarda la misurazione, i corpi, i tempi e la velocità. Le prossime due, invece, riguarderanno la tecnica sportiva e i luoghi e i territori. Nel complesso un’operazione culturale ed educativa molto forte: all’interno della mostra si troveranno gli spunti per addentrarsi nei valori della storia dei Giochi Olimpici e Paralimpici e recuperare lo spirito dell’olimpismo. Non sarà una mostra tradizionale, perché nei 300 metri della Galleria Nera si potranno sperimentare emozioni, ampliare le proprie conoscenze, ci sarà la possibilità di vedere i dati della storia olimpica e paralimpica in una maniera nuova col data storytelling. Non mancheranno installazioni artistiche e interattive e per finire ecco una vera chicca: un caleidoscopio immersivo che assicuriamo sarà straordinario”.

Testimonial dell’evento l’Olimpionica Diana Bianchedi, oggi Chief Strategy Legacy & Planning Officer della Fondazione Milano Cortina 2026: “Questa mostra – ha ricordato – è un progetto che avevamo sognato qualche anno fa e che oggi si concretizza. Oggi ribadiamo che si può raccontare lo sport attraverso la cultura e cambiare le persone attraverso lo sport. Siamo felici di farlo in un contesto di lavoro di squadra rivelatosi molto efficiente: il conto alla rovescia verso i Giochi di Milano Cortina 2026 parte con il piede giusto”. (nella foto Giuseppe Ferrandi, Diana Bianchedi, Tito Giovannini, Francesca Gerosa, Andrea Varnier, Giampaolo Pedrotti)

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