Meta: Sì a maggiore età digitale per gli adolescenti a livello Ue

Meta: Sì a maggiore età digitale per gli adolescenti a livello Ue

Roma, 4 lug. (askanews) – Per Meta, garantire la sicurezza dei giovani è una priorità assoluta e da oltre un decennio i suoi prodotti per i teenager tengono conto di questo obiettivo. In tutto il settore cresce la consapevolezza che gli adolescenti meritino una protezione coerente su tutte le piattaforme digitali che utilizzano. È per questo, informa una nota, che sosteniamo le proposte che intendono istituire una maggiore età digitale condivisa tra i paesi membri dell’UE, in base alla quale i genitori debbano approvare l’accesso ai servizi digitali – inclusi i social media – da parte dei ragazzi più giovani.

Riteniamo che questa possa essere una soluzione efficace per indirizzare quella che oggi è una sfida condivisa dal settore: garantire ai teenager esperienze online sicure e adatte alla loro età, a patto che si basi su tre principi fondamentali: Principi guida per una maggiore età digitale condivisa a livello UE.

1) Approvazione dei genitori per il download di app da parte dei ragazzi più giovani. I genitori vogliono essere coinvolti nella vita online dei propri figli: un recente sondaggio di Morning Consult ha rilevato che tre quarti dei genitori europei sono favorevoli all’approvazione da parte dei genitori per il download di app da parte dei teenager sotto i 16 anni. Siamo d’accordo: i genitori conoscono meglio di chiunque altro i propri figli ed è giusto che abbiano l’ultima parola su quali servizi online ritengono appropriati. La regolamentazione dovrebbe rafforzare questo ruolo, sostenendo la loro capacità di prendere decisioni per la propria famiglia. Questo approccio sta guadagnando consenso sia in Europa che altrove.

2) Coerenza tra i diversi attori del settore. Eventuali nuove misure dovrebbero essere applicate in modo ampio a tutti i servizi digitali utilizzati dagli adolescenti – non solo alle piattaforme social. I teenager usano una varietà di app – in media circa 40 a settimana – tra cui app di gaming, streaming, messaggistica e navigazione. Concentrarsi solo sui social media offrirebbe una visione parziale e rischierebbe di spingere i ragazzi verso spazi digitali meno regolamentati e meno sicuri.

3) Risolvere il tema della verifica dell’età. Affinché una maggiore età digitale possa funzionare, sono essenziali meccanismi solidi di verifica dell’età. Sosteniamo da tempo soluzioni che riducano l’onere per i genitori: devono essere semplici da usare, tutelare la privacy e funzionare in modo coerente in tutto il settore. È per questo che supportiamo da tempo una soluzione comune tra i Paesi UE attiva a livello di app store o sistema operativo. Ma ciò che conta di più è che si tratti di un meccanismo semplice, rispettoso della privacy e che offra ai genitori un’esperienza coerente in tutta l’Unione Europea.

Per essere chiari: il nostro sostegno ad una maggiore età digitale a livello UE non equivale a un’approvazione dei divieti governativi specifici per i social media. I divieti tolgono autorità ai genitori, si concentrano su un solo tipo di servizio online tra le quasi due milioni di applicazioni a disposizione degli adolescenti, e ignorano il modo in cui i teenager utilizzano i social per connettersi al mondo, crescere e imparare. Inoltre, i divieti non tengono conto delle differenze tra i vari servizi e dei diversi livelli di protezione che offrono.

Meta prende molto sul serio la sicurezza dei giovani e di recente ha lanciato gli Account per Teenager per offrire maggiore supporto ai genitori e rassicurarli sul fatto che i loro figli possano usare i social media per connettersi con gli amici e coltivare i propri interessi in un ambiente protetto. Gli Account per Teenager includono protezioni integrate che limitano chi può contattare i ragazzi e quali contenuti possono vedere. Impostano promemoria per invitare i teenager a fare pause dalle nostre app e disattivano le notifiche di notte per favorire il riposo. Milioni di adolescenti in Europa sono stati già inseriti automaticamente negli Account per Teenager, e per i minori di 16 anni è necessaria l’approvazione di un genitore per modificare queste impostazioni in modo meno restrittivo. Con la supervisione attiva, i genitori possono anche impostare limiti di tempo personalizzati – ad esempio, niente Instagram durante la cena o l’orario scolastico.

I teenager continueranno a usare i servizi digitali per socializzare, esprimere la propria creatività e esplorare i loro interessi. I genitori vogliono sentirsi sicuri che i propri figli possano utilizzare i social media in sicurezza, e meritano strumenti per accompagnarli in queste esperienze – non divieti che escludano il loro coinvolgimento. Una normativa europea ben pensata sulla maggiore età digitale – fondata sull’approvazione genitoriale, su una chiara verifica dell’età e sulla coerenza tra i diversi attori del settore – può contribuire a raggiungere questo obiettivo.

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