Meloni: ridurre quota Stato in Poste, sì privati in Fs
“Si può ridurre la presenza dello Stato, ma mantenendo il controllo pubblico”
Roma, 4 gen. (askanews) – Il governo pensa ad una “riduzione della quota statale” in Poste, “senza ridurre il controllo pubblico”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa di fine anno, rinviata ad oggi per motivi di salute. Altra operazione allo studio, ha detto Meloni, riguarda “l’ingresso di quote minoritarie di privati in Fs”.
Sulla tempistica, “soprattutto per le Ferrovie” si tratta di “passaggi lunghi, che non dipendono solo da me”.
La premier ha poi aggiunto che “con Mps è stato dato un bel segnale. Grazie alla nostra iniziativa alcune risorse sono rientrate”.
Meloni ha ricordato che la Nadef prevede 20 miliardi di privatizzazioni nel triennio 2024-2026. La logica delle privatizzazioni del governo, ha aggiunto Meloni, “è di ridurre la presenza dello Stato dove essa non è necessaria. In questo caso si può indietreggiare. Dove la presenza dello Stato è necessaria, va riaffermata e deve servire a controllare quello che è strategico, ma questo non vuol dire non aprirsi anche al mercato”.