Meloni: non servono più migranti ma più figli e lavoro femminile
“Per troppi anni no investimenti su natalità”
Rho (Mi), 18 apr. (askanews) – Il problema demografico dell’Italia e le sue ripercussioni sul Pil si risolvono “non con i migranti” ma incentivando la natalità e aumentando il tasso di occupazione femminile. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivando al Salone del Mobile di Milano.
“È oggettivo che in Italia abbiamo un problema nel nostro sistema economico e sociale che deriva dal fatto che per troppi anni non abbiamo investito sulla natalità e sulla demografia. Di fatto noi abbiamo sempre più persone da mantenere e sempre meno persone che lavorano. Al di là della valutazione però – ha precisato Meloni, rispondendo ad una domanda sull’osservazione fatta nel Def per cui i migranti aiutano il Pil – questo problema si risolve in vari modi e il modo in cui lavora il governo non è risolverlo con i migranti: è risolverlo con quella grande riserva inutilizzata che è il lavoro femminile perchè alzando il livello del lavoro femminile e portandolo alla media europea i nostri dati cambierebbero molto, e lavorando sulla demografia e quindi sull’incentivazione della possibilità delle famiglie di mettere al mondo figli. Questo è quello per cui il governo lavora”. Alla domanda se la stretta sui migranti farebbe mancare lavoratori, Meloni ha risposto: “No,
questo sarebbe corretto se non ci fossero altre soluzioni possibili. Io penso che la prima soluzione a cui bisogna lavorare è il lavoro femminile. Noi abbiamo in Italia dei gap di lavoro delle donne che di fatto costituiscono da soli il nostro gap di occupazione in rapporto alla media europea. Credo che prima di arrivare al tema immigrazione si debba lavorare per esempio sulla possibilità di coinvolgere molte più donne nel mercato del lavoro. Poi c’è il tema di incentivare la natalità, queste sono le priorità su cui lavorare”.
“Si tratta di conciliare il tema dell’Europa con la difesa dell’interesse nazionale, ed è quello che il governo sta cercando di fare nel migliore dei modi. Bisogna trovare delle sinergie perchè rafforzare l’interesse nazionale italiano significa anche rafforzare il quadro di autonomia strategica dell’Unione Europea. Oggi il vero problema dell’Europa è il tema dell’assenza dell’autonomia strategica, ci siamo svegliati e non siamo più padroni del nostro destino. Oggi si affronta un dibattito aperto, qualcuno lo voleva qualche anno fa e per questo era definito un pericoloso sovranista, è un tema centrale sul quale credo che rafforzare la nostra capacità strategica sia fondamentale” ha detto Meloni, rispondendo ad una domanda sul richiamo di Sergio Mattarella alla Ue per la gestione dei migranti.