Meloni: il popolo italiano ha il diritto di sapere la verità sulle stragi di mafia

Meloni: il popolo italiano ha il diritto di sapere la verità sulle stragi di mafia

Roma, 30 giu. (askanews) – Dalle stragi di mafia “è partito un movimento di popolo che per la prima volta ha detto visibilmente no alla violenza, al ricatto, all’omertà a cui la mafia avrebbe voluto condannare l’Italia. La reazione è stata una grande sottovalutazione di Cosa Nostra: milioni italiani hanno preferito l’impegno all’indifferenza, il dovere all’ignavia, hanno scelto l’onore e la nazione contro il finto onore di chi si proclama uomo d’onore. E’ stata la scintilla di un incendio di speranza e amore per l’Italia, il suo testimone è ancora saldo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla cerimonia per l’inaugurazione della teca contenente la borsa di Paolo Borsellino alla Camera.

“Il popolo italiano ha il diritto di conoscere la verità” sulla strage di via D’Amelio e sulle stragi di mafia”, ha sottolineato Meloni, per questo “prosegue la “ricerca instancabile – ha detto ancora – per fare luce su quelle pagine buie della nostra storia. Il popolo italiano ha diritto di conoscere la verità e ogni sforzo per raggiungere la verità deve essere sostenuto. Come quello che sta portando avanti la commissione antimafia che con coraggio sta lavorando in questa direzione”.

“Io – ha ricordato la premier – ho cominciato il mio impegno politico all’indomani della strage di via d’Amelio. Sono passati 33 anni ma ho ancora immagine estremamente nitida di quel giorno, delle immagini al telegiornale e dell’improvviso senso di urgenza. La sensazione che non avesse senso provare rabbia se non si riusciva a trasformarla in qualcosa: un gesto, un impegno, una mobilitazione”. “Quel giorno – ha aggiunto – inizia il cammino che mi ha portato a essere premier e una delle emozioni più grandi che ho provato è quando mi sono recata dal presidente della Repubblica per sciogliere la riserva, poi sono venuta a trovare il presidente Fontana e il presidente La Russa e quando sono entrata alla Camera davanti a me si è parata una gigantografia di Borsellino per me è stata un’emozione straordinaria, come se si chiudesse cerchio”.

“Voglio salutare con il cuore chi ci ha consentito di essere qui oggi per scrivere una pagina di storia del Parlamento. Hanno permesso che uno degli oggetti più cari di Borsellino potesse diventare un simbolo visibile e diventare il monito che merita di essere”, ha concluso la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla cerimonia per l’inaugurazione della teca contenente la borsa di Paolo Borsellino alla Camera.

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