
Mediobanca: conti record e accelera su Banca Generali
Milano, 31 lug. (askanews) – Mediobanca chiude l’esercizio 2024-2025 con conti record e accelera su Banca Generali, con l’assemblea per il via libera all’operazione anticipata (probabilmente) al 21 agosto, in attesa delle decisioni del cda di Generali in programma il 6 agosto, e con l’Ops che può partire anche prima della fine dell’offerta in corso di Mps e che terminerà l’8 settembre.
L’istituto di piazzetta Cuccia ha registrato nell’esercizio, chiuso al 30 giugno, un utile netto in crescita del 4% a 1,33 miliardi, ricavi a oltre 3,71 miliardi (+3%) e Rote al 14% (+30 bps). “I migliori risultati in assoluto nella storia di Mediobanca”, ha sottolineato l’AD Alberto Nagel. “Siamo concentrati sull’esecuzione della nostra strategia e rigettiamo l’offerta di Mps in quanto priva di razionale industriale, non conveniente finanziariamente per gli azionisti Mediobanca e ostativa all’ulteriore trasformazione del gruppo Mediobanca, insieme a Banca Generali, in un leader del Wealth Management, punto di riferimento nel panorama finanziario italiano ed europeo”. Sull’operazione con la controllata del Leone, Nagel non molla, anzi accelera e decide di anticipare l’assemblea che era stata spostata al 25 settembre (ma originariamente prevista il 16 giugno). “Abbiamo inviato a Generali nei giorni scorsi una proposta con le linee guida per la prosecuzione e la stabilizzazione a lungo termine degli accordi tra Generali e Banca Generali, aprendo alla possibilità di estendere l’esclusiva al gruppo Mediobanca”, ha spiegato, confermando le recenti indiscrezioni di stampa. “In funzione dei feedback che riceveremo, abbiamo individuato come possibile data dell’assemblea per l’Ops il 21 agosto, che è coerente anche con il calendario autorizzativo che si concluderà il 18 agosto, in modo da sottoporre ai soci l’operazione con un set informativo il più dettagliato possibile. E’ importante che i nostri azionisti possano valutare in tempi ragionevoli” l’operazione, “perché le operazioni di offerte pubbliche generano incertezza sulla società target e sugli operatori un’aspettativa di comprendere quale è l’end game. Per noi è importante sottoporre prima piuttosto che dopo un’operazione di questa rilevanza – ha sottolineato Nagel -, perchè consente ai soci di capire quali alternative realmente ci sono, consente alle controparti di capire se con Mediobanca si può andare avanti, e dal punto di vista di nostra responsabilità come amministratori vuol dire aver messo sul tavolo tutte le opzioni di miglior valorizzazione lasciando agli azionisti decidere quella che loro preferiscono”. In ogni caso, la prossima settimana “l’aspettativa non è di firmare documenti, ma non avere un disco rosso sull’impostazione che a noi sembra ragionevole”. Poi l’offerta su Banca Generali potrà andare sul mercato anche prima della fine dell’Ops di Mps: “Dipende dal calendario, dalle discussioni con la Consob, ma questo può succedere”, ha spiegato Nagel agli analisti.
Tornando ai conti dell’esercizio, la crescita è trainata dalle attività a basso assorbimento di capitale: TFA a 112 miliardi, con 11 miliardi di NNM (raccolta netta), malgrado circa 1,5 miliardi di deflussi non ricorrenti legati all’incertezza derivante dall’Ops di Mps che ha contribuito all’uscita di bankers nel segmento Private.
Deliberata la distribuzione di un saldo dividendo unitario di 0,59 euro per azione che, tenuto conto dell’anticipo erogato a maggio (0,56), porta il dividendo annuale a 1,15, corrispondente a un payout del 70% e un incremento annuo del 7,4%. Via libera dal cda anche l’avvio del terzo e conclusivo piano di riacquisto e cancellazione di azioni proprie per un controvalore pari a 400 milioni (circa 21 mln di azioni, pari a circa il 2,6% del capitale). La distribuzione ai soci, sottolinea Mediobanca, è ai migliori livelli settoriali con un yield dividend al 9%.