
Me Cook: il gusto dei ricordi d’infanzia protagonista del menù di Ruggero Sardo
C’è un appuntamento, a Catania, che racconta più di un menù: racconta storie. Non solo quelle dei piatti o dei vini, ma delle persone che li portano in tavola con la loro voce, il loro ricordo, la loro umanità. Parliamo di Me Cook, il format ideato da Massimiliano Lauricella e Giuseppe Motta al primo piano de Il Sale di via Santa Filomena, dove vino, cucina e racconto si fondono in un’esperienza intima e coinvolgente.
Protagonista dell’ultimo appuntamento è stato lo showman Ruggero Sardo, volto noto della televisione e voce amatissima dagli ascoltatori di Radio Studio90 Italia, a cui ogni giorno racconta la Sicilia migliore. Ma stavolta niente microfoni o palcoscenici: solo una divisa da chef e una grande passione per la cucina, coltivata da sempre tra le mura di casa, e che in occasione dell’evento Me Cook, ha potuto condividere con il resident chef Elvio Costarelli, confezionando un menù, che è stato un viaggio nella sua infanzia, tra i sapori e gli affetti che lo hanno formato.
«Quando Valeria Lopis e Massimiliano Lauricella mi hanno proposto questa opportunità, l’ho accolta subito. Cucino spesso per la mia famiglia, ed era entusiasmante l’idea di raccontarmi agli ospiti de Il Sale attraverso i piatti che amo, quelli che parlano delle mie domeniche, dei luoghi della mia infanzia», ha spiegato Ruggero Sardo, dando il via alla serata con il sorriso autentico e amabile che lo contraddistingue.
Ad aprire le danze, un nostalgico Cocktail di gamberi in salsa rosa: un tuffo nei ruggenti anni ’80, ma soprattutto nel ricordo delle cene domenicali con i genitori al ristorante La Lampara, dove il piccolo Ruggero stupiva tutti proprio ogni volta che ordinava questo piatto, complice la sua passione per la salsa rosa della mamma. A rendere questa prima portata ancora più speciale, l’abbinamento con un Frizzante Ancestrale di Mustazza, blend di Catarratto e Grillo, selezionato dal sommelier Giovanni Guglielmino.
Il proseguo parla ancora di Sicilia, con i Rigatoni allo Ionio, con tonno e zafferano, una ricetta semplice e gustosa, che in ogni angolo dell’Isola vive con una declinazione sempre diversa, e che nell’infanzia del conduttore di “Isola dei Tesori”, si lega alle uscite domenicali con la famiglia. Ad accompagnare questo primo piatto, un rosato “vecchio stile” della zona di Castiglione, intenso nel colore e nei profumi, come i vini padronali del passato.
Il terzo atto del racconto è un Calamaro ripieno in salsa di agrumi, affettuoso omaggio alla mamma e a quel gesto rubato dell’infanzia: “quando lei preparava il ripieno, – racconta Ruggero Sardo – io con il ditino andavo a rubarne un po’ dai calamari che erano stati già farciti”. Un piatto che dialoga perfettamente con uno Chardonnay di Camporeale, fresca espressione nitida dell’altitudine e della finezza.
Il dolce finale è affidato a un classico: il Biancomangiare, accostato a un Moscato liquoroso delle Cantine Vinci, storico produttore del trapanese.
La serata è stata, come tutte quelle di Me Cook, più che una cena: una racconto corale, in cui Ruggero Sardo ha unito parole e preparazione, confidenze e ricette, sorrisi e applausi.
A rendere possibile tutto questo la guida sapiente di Valeria Lopis, giornalista e sommelier, che da sempre accompagna e valorizza il format Me Cook, così come il lavoro prezioso della squadra dello chef Costarelli e del personale di sala, coordinato da Guglielmino. Un mix perfetto che rende la visita a Il Sale una delle esperienze gastronomiche più originali e dense di significato della città.
Una cena da ricordare, che non ha solo sfamato: ha nutrito emozioni.
Carmelinda Comandatore