Mbda accelera, record per ordini e investimenti
“Pronta ad accelerare per servire al meglio la sovranità”
Parigi, 13 mar. (askanews) – Nel 2023 per Mbda i ricavi totali sono stati pari a 4,5 miliardi di euro. Nuovo record nell’acquisizione di ordini per totale di 9,9 miliardi di euro mentre il portafoglio ordini ha raggiunto i 28 miliardi di euro.
Tra il 2023 e il 2028 a livello di Gruppo Mbda investirà la cifra senza precedenti di 2,4 miliardi di euro e nel 2024 verranno assunte più di 2.600 nuove risorse.
Sono i numeri annunciati dal CEO Eric Béranger nell’annuale conferenza stampa di MBDA a Parigi, nel corso della quale oltre a condividere i risultati 2023 del Gruppo Béranger ha proposto alcuni spunti su come affrontare le sfide future rispetto alla crescente domanda, in un contesto internazionale complesso.
“MBDA è nata dall’esigenza di una maggiore cooperazione europea, una componente fondamentale del suo DNA – ha affermato il CEO -. L’azienda è cresciuta fino a diventare leader mondiale nel suo settore. La sfida ora è quella di continuare ad adattarsi ad un ambiente in evoluzione e al contempo promuovere la cooperazione, in particolare a livello europeo. Ma anche di essere pronti ed operativi a rispondere alle nuove esigenze dei nostri clienti, delle loro Forze Armate e dei loro alleati, per aiutarli a garantire la loro sovranità in un ambiente globale in cui sempre di più i diritti internazionali vengono minacciati”.
Tra i principali contratti domestici del 2023 si segnalano l’ordine di missili Aster per Francia e Italia, Akeron MP e Mistral 3 per la Francia, Enforcer – entrato in produzione in serie a fine 2023 – per la Germania, CAMM-ER per l’Italia, l’evoluzione del Sea Viper per il Regno Unito e Mistral 3 per la Spagna. In ambito export, MBDA ha registrato ordini significativi in Europa, in particolare importanti contratti per il CAMM in Polonia e Svezia e l’aggiornamento di mezza vita dei missili SCALP per la Grecia.
Gli eventi accaduti lo scorso anno sulla scena internazionale hanno dimostrato per Mbda ancora una volta la necessità di soluzioni di difesa globali e di una difesa aerea a più livelli, per la quale le cooperazioni di successo, come le famiglie Aster o CAMM, si rivelano determinanti. Anche gli attuali teatri di conflitto nel mondo stanno rivelando nuovi trend, come l’uso dei droni. Trend che Mbda “ha identificato fin da subito progettando Sky Warden, la soluzione di punta che affronta l’intera gamma di minacce provenienti da sistemi aerei senza pilota”.
Con le minacce in rapida evoluzione, innovare ed essere preparati per il futuro rimangono le priorità di Mbda per essere pronti a contrastare nuove minacce ed essere presenti nei nuovi domini di conflitto. Il futuro del deep strike sta progredendo, con l’Italia che si è unita a Francia e Regno Unito nello sviluppo di FC/ASW. MBDA è inoltre alla guida di Hydis², un consorzio che coinvolge 14 paesi europei che sviluppano l’intercettore Aquila per far fronte all’emergere di effettori ipersonici; senza dimenticare le soluzioni di intelligenza artificiale applicate al combattimento collaborativo, come dimostrato da Orchestrike, il dimostratore di Collaborative Combat Effectors di Mbda.
L’azienda ha inoltre compiuto passi importanti nei sistemi ad energia diretta come il DragonFire nel Regno Unito, il Laser Weapon Demonstrator (LWD) in Germania e Cilas in Francia. Infine lo Spazio, un nuovo dominio dove è necessario salvaguardare asset strategici e avere la capacità di completare le operazioni sulla Terra. Da qui la recente partecipazione all’esercitazione AsterX.
Per rimanere partner affidabile dei suoi clienti, Mbda segnala come “continua ad anticipare le necessità e ad adattarsi rapidamente”. Ecco perché l’azienda sta intensificando la propria produzione, con incrementi significativi nei ratei di produzione di Akeron MP, Aster, Brimstone, CAMM, Enforcer, Exocet, MICA e Mistral, mentre continua ad investire anche nel futuro. MBDA partecipa attivamente ai tavoli a livello europeo, continuando a supportare la Commissione Europea, l’Agenda Europea per la Difesa, ed ora accoglie con favore la strategia europea per l’industria della difesa e la sua futura implementazione.