
Massiccio attacco russo su Ucraina ore dopo telefonata Putin-Trump
Roma, 4 lug. (askanews) – Nella notte, le forze russe hanno lanciato un massiccio attacco su oltre una decina di obiettivi nella capitale ucraina, colpendo anche aree residenziali. Lo ha riferito Tymur Tkachenko, capo dell’amministrazione militare di Kiev, precisando che almeno otto persone sono rimaste ferite e diversi edifici a più piani sono stati danneggiati in due distretti della città.
La nuova ondata di attacchi è arrivata poche ore dopo una telefonata di quasi un’ora tra il presidente americano Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin. Trump, che si è detto “frustrato”, ha ammesso che non è stato compiuto alcun progresso verso un accordo di cessate il fuoco, sottolineando lo stallo diplomatico e la crescente tensione sul fronte ucraino. Putin ha da parte sua confermato che la Russia non intende arretrare rispetto agli obiettivi dichiarati.
I russi hanno lanciato 550 droni Shahed e vari tipi di droni esca da Bryansk, Kursk, Primorsko-Akhtarsk, Shatalovo, Oryol, Millerovo e Lipetsk, ha detto l’Aeronautica militare ucraina. Il territorio preso di mira è stata la capitale, Kiev, ha specificato.
Secondo quanto riportano i media ucraini, l’allarme è scattato nelle prime ore dopo la mezzanotte, quando l’Aeronautica ucraina ha rilevato il lancio di numerosi missili, tra cui almeno un missile balistico diretto verso la capitale. Poco dopo è stata avvertita una forte esplosione e colonne di fumo si sono alzate in varie zone del centro città. Droni sono stati uditi sorvolare l’area, secondo quanto riportato da giornalisti presenti sul posto.
L’attacco conferma la dinamica di escalation dei raid russi che nelle ultime settimane hanno preso di mira infrastrutture civili e militari in tutta l’Ucraina. Secondo il ministro degli Esteri ucraino, nel mese di giugno sono stati lanciati oltre 330 missili (di cui quasi 80 balistici), 5.000 droni d’attacco e altrettante bombe plananti.