Maggioranza ‘smina’ cammino ddl Sicurezza, ok Fi a detenute madri
Emendamento relatori sblocca impasse in maggioranza. Opposizioni: saranno bambini a pagare
Roma, 11 set. (askanews) – Dalle spine della maggioranza esce il tema delle detenute madri. Non senza difficoltà e all’ultimo miglio, il centrodestra è riuscito a sminare il cammino del ddl sicurezza, alla prova del voto alla Camera, togliendo dal campo uno dei temi che avevano visto Fi (in comissione, nei dibattiti estivi e ora in aula) smarcarsi da Fdi e Lega (che però hanno eretto un muro invalicabile).
L’impasse doveva essere superata e dopo lunghe trattative, che avevano ‘inchiodato’ parte dei pareri del governo sugli emendamenti, i relatori hanno presentato un testo che di fatto non cambia la sostanza (resta facoltativo e non sarà più obbligatorio il rinvio della pena per le condannate incinte o madri di figli di età inferiore ad un anno) ma viene aggiunto un monitoraggio annuale sull’attuazione della norma. Forza Italia si è dichiarata “soddisfatta” e ha ritirato l’emendamento che voleva ripristinare il differimento obbligatorio, seppur con una stretta in alcuni casi, in modo che nessun bambino dovesse passare i primi mesi dietro le sbarre.
All’attacco le opposizioni che mettono il dito nella piaga. L’emednamento dei relatori è un testo “fuffa. Cercano di lavarsi la coscienza, resta il carcere per bambini”, afferma la dem Simona Bonafè. Si tratta del “solito voltafaccia”, sostiene Avs. “Dopo quello sullo Ius scholae, arriva il secondo bluff di giornata da parte di Forza Italia. Anche oggi la rivoluzione garantista e liberale Forza Italia la fa domani. Per adesso restano le manette e l’umiliazione dello Stato di diritto”, afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
“Forza Italia continua a lanciare iniziative che poi vengono costantemente respinte o ritirate. L’emendamento al ddl sicurezza sulle mamme detenute può finire in niente”, sottolinea Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva.