
Lollobrigida: accordo Ue-Giappone decisivo a difesa Made in Italy
Roma, 6 giu. (askanews) – L’accordo UE-Giappone “è decisivo per la difesa del Made in Italy di qualità”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, intervenendo al convegno sulle Indicazioni Geografiche promosso da Qualivita e Origin Italia, con il suppordo del ministero dell’Agricoltura giapponese e del Masaf, organizzato nell’ambito della Settimana dell’Agricoltura all’Expo 2025 di Osaka nel Padiglione Italia.
Il convegno si è aperto con un’analisi dell’Accordo di Partenariato Economico (Epa) tra UE e Giappone, in vigore dal 2019. Il ministro Lollobrigida ha evidenziato l’importanza degli accordi internazionali come quello tra UE e Giappone, che permette di rafforzare la cooperazione globale e sostenere lo sviluppo delle filiere agroalimentari a Indicazione Geografica, patrimonio strategico italiano e simbolo di qualità e tradizione.
Durante l’incontro, Cesare Baldrighi, presidente di Origin Italia, ha sottolineato che “gli accordi bilaterali sono fondamentali per favorire la crescita internazionale delle Indicazioni Geografiche, contrastare dazi e barriere commerciali che minano la competitività. È essenziale promuovere norme comuni e aprire nuovi mercati per valorizzare le produzioni tipiche a livello globale”.
Per Mauro Rosati, direttore della Fondazione Qualivita, “l’Accordo bilaterale EPA rappresenta un passo decisivo verso il riconoscimento delle IG non solo come asset economici, ma anche come espressione del patrimonio produttivo, culturale e sociale dei territori. Attualmente, l’intesa tutela efficacemente 375 IG, 263 europee e 112 giapponesi, da fenomeni di imitazione e usurpazione”.
Per sottolineare i valori dell’intercambio Italia-Giappone, Sergio Marchi, direttore generale di Ismea, ha spiegato: “l’export agroalimentare italiano in Giappone ha raggiunto 1,9 miliardi di euro, in crescita del 14% annuo, rappresentando il 24% delle esportazioni italiane totali verso il Paese. Le Indicazioni Geografiche giocano un ruolo centrale: i vini DOP e IGP coprono oltre il 70% dei volumi e l’80% del valore esportato, mentre nei formaggi le IG valgono il 50%, con ottime performance di Grana Padano, Parmigiano Reggiano e Mozzarella di Bufala Campana”.