Lavoro, Meloni annuncia 1,2 miliardi per la sicurezza ma nessun decreto primo maggio

Lavoro, Meloni annuncia 1,2 miliardi per la sicurezza ma nessun decreto primo maggio

Roma, 30 apr. (askanews) – Dopo due anni consecutivi di decreti ‘primo maggio’, nel 2025 il governo non vara alcun provvedimento sul lavoro, ma annuncia risorse per oltre 1,2 miliardi di cui 650 milioni ‘freschi’, “reperiti insieme all’Inail” e 600 milioni “già disponibili nei bandi Inail destinati a cofinanziare gli investimenti delle imprese” volti a migliorare la sicurezza e la formazione. Su come utilizzarli, il governo deciderà dopo il confronto con la parti sociali che partirà il prossimo 8 maggio.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine del Consiglio dei Ministri e appena iniziata la conferenza stampa dei Ministri Nello Musumeci (Protezione civile) e Francesco Valditara (Istruzione e merito) per illustrare i provvedimenti approvati in Cdm, si affida all’ormai consueto videomessaggio sui social per ribadire l’impegno del governo a rafforzare le misure per la sicurezza del lavoro e annuncia, appunto, le risorse che si è deciso di mettere a disposizione. D’altra parte, il richiamo del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sulla priorità alla sicurezza di fronte alla continua strage di morti sul lavoro e ai ripetuti incidenti, richiedeva una risposta del governo.

Ma per la ‘messa a terra’ degli interventi bisogna attendere. “Vogliamo potenziare il sistema di incentivi e disincentivi per le imprese in base alla loro condotta in materia di sicurezza con particolare attenzione al mondo agricolo” ha spiegato la premier, indicando altri settori di possibili interventi, come la formazione e la necessità di rendere strutturali le tutele Inail del personale della scuola e degli studenti, dopo due anni di sperimentazione.

Per prevenire gli infortuni sul lavoro, sono state le parole di Meloni nel videomessaggio, “continueremo a mettere al centro la cultura della prevenzione perché prevenire è sempre il migliore degli investimenti possibili. Dedicheremo risorse alla formazione dei lavoratori, intendiamo occuparci anche di scuola, non solo rafforzando la conoscenza di questi temi, di queste materie tra i giovani, ma anche rendendo strutturale l’assicurazione Inail per studenti e docenti che questo governo ha introdotto nel 2023”.

Oggi in conferenza stampa, a cui poi si è unito il ministro del Lavoro, Marina Calderone, non si è fatto cenno a speficici provvedimenti attuativi, nè alla tempistica. “Vogliamo condividere queste misure con le parti sociali che convocheremo nei prossimi giorni a Palazzo Chigi – ha detto la premier – per raccogliere anche i loro suggerimenti e rafforzare le misure che abbiamo previsto”. L’appuntamento è fissato per l’8 maggio.

Sui livelli salariali – un altro aspetto su cui Mattarella ha manifestato “preoccupazione” – il presidente del Consiglio ha sostenuto che nel periodo del suo governo “i salari reali sono cresciuti, in controtendenza rispetto a quello che accadeva nel passato”. Calderone, da parte sua, ha ribadito che le retribuzioni sono oggetto della contrattazione e dipendono anche dalla produttività. Quanto alle misure per la sicurezza del lavoro, il Ministro ha parlato di “concertazione” spiegando l’importanza di fare preventivamente “una condivisione con le parti sociali. Intendiamo avvalerci delle sollecitazioni del mondo sindacale e produttivo”. Calderone si è infine soffermata sulla necessità di “migliorare le norme sulla sicurezza per quanto riguarda gli infortuni in itinere” ossia quelli che avvengono nel percorso da casa verso il posto di lavoro e ritorno, e ha ribadito l’intenzione del governo di estendere la patente a crediti, oggi in vigore nel settore dell’edilizia, anche ad altri comparti, “ma prima è necessario implementare le procedure nell’edilizia per verificare se necessitano di correzioni”.

L’annuncio del governo non convince però le opposizioni. “Meloni continua a raccontare il paese delle meraviglie che purtroppo non c’è”, accusa la segretaria Pd Elly Schlein, che torna a chiedere calendarizzare “subito” perchè “non ci sono più scuse”. “Meloni è andata a vivere su Marte, forse con l’aiuto di Musk – ironizza il leader M5s Giuseppe Conte -. È il momento di tornare con i piedi per terra, fra la gente, per dare risposte vere”. Ancora più duro Landini che sulle risorse annunciate dalla premier Meloni per la sicurezza sul lavoro ha detto: “Capiremo meglio quando andremo all’incontro” in programma l’8 maggio. “Però siccome nessuno è fesso, delle cifre di cui parlano, 600 milioni, si tratta di bandi che l’Inail aveva già fatto. Sono soldi che già stanziati, ci sono già i bandi”, così il leader della Cgil, Maurizio Landini, a SkyTg24 Economia.

“Poi hanno parlato di altri 650 milioni – ha proseguito – ma sono sempre i soldi dell’Inail, non sono altri soldi. Discutiamo come affrontarli, decidiamo, ma quelle lì non sono cifre aggiuntive. Stiamo discutendo delle risorse che ci sono già. Quindi vediamo, perché sinceramente non riesco a capire qual è la notizia”. Landini ha inoltre ricordato che è “circa un anno e mezzo che i sindacati hanno presentato una piattaforma. Finora la possibilità di aprire una vera trattativa sulle richieste che noi abbiamo fatto non c’è stata. Mi chiedo banalmente se l’8 maggio è l’ennesimo incontro in cui il governo ci chiede cosa noi chiediamo e poi per i fatti suoi decide cosa fare o è l’avvio di una trattativa in cui si ricerca un accordo. Questo è il punto da capire”.

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