Lagarde: dati confermano calo inflazione, ne terremo conto a ottobre
Mentre l’economia dell’area euro subisce “venti contrari”
Roma, 30 set. (askanews) – Dopo che i dati dalle maggiori economie dell’eurozona, specialmente quelli di Italia, Francia e Germania hanno evidenziato ulteriori moderazioni dell’inflazione, si profila uno sviluppo in questa direzione dai dati che domani pubblicherà Eurostat, a consuntivo di tutta l’area valutaria per settembre. E le dichiarazioni giunte oggi dalla presidente della Bce, Christine Lagarde, alimentano le ipotesi di un nuovo possibile taglio dei tassi di interesse già alla riunione del Consiglio direttivo del 17 ottobre.
“Gli ultimi sviluppi rafforzano la nostra fiducia sul fatto che l’inflazione tornerà a livello obiettivo in maniera tempestiva. Ne terremo conto alla prossima riunione monetaria, a ottobre”, ha detto la presidente. “I dati giunti da Francia, Spagna e, oggi, anche da Italia e Germania confermano le attese”.
E a chi obiettava che l’inflazione di fondo, l’indice dei prezzi depurato da energia e alimentari, le voci più volatili, resta sopra l’obiettivo del 2%, ha replicato: “non aspetteremo che vada tutto al 2% per tagliare i tassi”.
La scorsa settimana che tra operatori analisti si sono create aspettative su una possibile mossa a ottobre, dopo che le indagini sull’attività delle imprese hanno evidenziato un deciso deterioramento del quadro. E su questo Lagarde ha riconosciuto che questi sviluppi “suggeriscono che la ripresa stia fronteggiando venti contrari”.
“Ci attendiamo che la ripresa si rafforzi nel corso del tempo – ha aggiunto – mentre la crescita dei redditi reali dovrebbe consentire alle famiglie di consumare di più”.
Non è da escludere che l’istituzione monetaria si sia ritrovata in qualche modo sotto pressione anche dall’energico taglio dei tassi deciso dalla Federal Reserve, 50 punti base in un colpo solo, peraltro in un quadro di crescita meno negativo di quello dell’area euro. In serata è atteso un intervento proprio del presidente della Fed, Jerome Powell. Intanto in serata l’euro cala a 1,1152 dollari, con una inversione di rotta dopo i rialzi mattutini con cui aveva fatto capolino sopra quota 1,12.