Laduesse, l’evento cicloturistico dal mare ai monti del Pollino
In programma il 15 giugno in provincia di Cosenza
Roma, 19 mag. (askanews) – Borghi ospitali, tornanti mozzafiato, panorami spettacolari. E ancora una natura incontaminata, con boschi monumentali e cascate pittoresche, sapori unici e tracce di una cultura millenaria. Tutto questo offre Laduesse (www.laduesse.wordpress.com e laduesse.com), l’evento cicloturistico in programma il prossimo 15 giugno in Calabria, in provincia di Cosenza. Laduesse si propone come un appuntamento unico nel suo genere. Grazie a un percorso di circa 77km che parte dalla costa del mar Tirreno e tocca quote fino a quasi 800metri s.l.m., permette agli appassionati di ciclismo di mettersi alla prova. Allo stesso tempo, attraversando parte del territorio del Paco Nazionale del Pollino su strade provinciali e secondarie a bassa frequentazione, Laduesse garantisce una esperienza unica di turismo esperenziale alla scoperta di luoghi affascinanti.
Laduesse è un evento a carattere non competitivo, a partecipazione libera. L’organizzazione è della ASD Serragiumenta con la promozione della Toursearcher. La partenza è fissata a Sangineto Lido, all’ombra del castello del Principe (XV secolo), e l’arrivo al Castello di Serragiumenta (XVI secolo), dopo aver attraversato l’antico feudo dei San Severino. I comuni interessati dal tracciato sono quelli di Sangineto, Belvedere, Sant’Agata d’Esaro, San Sosti, San Donato di Ninea, Acquaformosa, Lungo, Firmo ed Altomonte. Come evento sportivo, pur se non competitivo, Laduesse offre caratteristiche estremamente attrattive per gli amanti degli sport su due ruote. Il percorso presenta un dislivello positivo di 1710 metri e negativo di 1610 metri. Le pendenze possono variare dal 5 all’8% con il punto più in alto (il passo dello Scalone) a 740m s.l.m., raggiunto pochi chilometri dopo la partenza fissata sul livello del mare. Percorrendo anche le varianti suggerite durante l’itinerario il totale dei chilometri arriva a sfiorare i 100, il dislivello positivo tocca i 2000 metri e il punto più alto raggiunto è a circa 800 m s.l.m. (il borgo di San Donato di Ninea).
Ma l’obiettivo di Laduesse è anche quello di valorizzare il patrimonio culturale, storico e naturalistico del territorio attraversato e di esaltarne le qualità enogastronomiche e turistiche. Il tracciato di Laduesse collega due eccellenze che solo la Calabria è capace di offrire in un pugno di chilometri: la riviera dei Cedri, il celebre tratto di costa tirrenica del nord, e il Parco nazionale del Pollino. Lungo il percorso sono previste tappe studiate per attirare l’attenzione dei partecipanti sui luoghi di interesse (monumenti, piazze, centri storici, luoghi di culto, bellezze naturalistiche) coinvolgendo le comunità locali e gli esercizi commerciali. Inoltre, lungo il tour i ciclisti avranno la possibilità di assaggiare la cucina e acquistare i prodotti enogastronomici locali.
Sono diverse le soste o le deviazioni da non perdere lungo il tracciato de Laduesse, che vanta bellezze naturali (alture che sfiorano i 2mila metri, fiumi, cascate, foreste, flora lussureggiante); luoghi sacri da secoli, meta di pellegrinaggi religiosi o sede di eremitaggi; tracce millenarie di culture antiche, come quella bizantina o arbereshe. Tra gli altri, il centro storico di Sant’Agata d’Esaro, con colazione in piazza e acquisto di prodotti locali al forno tipico; San Sosti, per una visita alla cascata di frà Giovanni e una deviazione fino al santuario della Madonna del Pettoruto, luogo di fede incastonato in uno scenario naturale impressionante; San Donato di Ninea, con una imperdibile ‘photo opportuniy’ tra le piccole stradine del borgo antico e al belvedere della chiesa della Motta, dove lo sguardo spazia lungo tutta la valle dell’Esaro fino a scorgere il mar Ionio. Nel paese anche la possibilità di pranzare in convenzione presso la Baita Malieni. Laduesse inoltre attraversa il cuore del territorio di cultura arbereshe, le cui testimonianze sono tutte visibili lungo il percorso: la chiesa di San Giovanni Battista Matrice di Acquaformosa; la cattedrale dell’Eparchia di Lungro, la chiesa di San Nicola di Mira; la chiesa di Santa Maria Assunta in cielo.