La tecnologia di Space to Tree per il Parco archeologico del Colosseo

La tecnologia di Space to Tree per il Parco archeologico del Colosseo

Presentato nuovo sistema di monitoraggio su stato di salute alberi

Roma, 9 nov. (askanews) – Facilitare un’efficace attività di monitoraggio sullo stato di salute degli alberi del Parco archeologico del Colosseo a difesa della bellezza del patrimonio arboreo, archeologico e monumentale che esso custodisce. È questo l’obiettivo di Space to Tree: Earth Observation based monitoring of Natural and historical Park, la piattaforma in tempo reale e modalità webGIS predisposta per la salvaguardia e la gestione del verde di parchi di interesse storico culturale, archeologico e naturalistico, presentata oggi presso la Curia Iulia nell’ambito dell’incontro “Living Labs” promosso dal PArCo.

Il Parco archeologico del Colosseo, in collaborazione con DIGIMAT S.p.A, con l’Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale (IMAA) e l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (ISPC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che ne sono gli ideatori, ha applicato in via sperimentale a n. 5 Pinus pinea centenari del PArCo, alberature vetuste di notevole pregio botanico e monumentale, il sistema di allerta in grado di monitorare i parametri biomeccanici della vegetazione nonché gestire i rischi evitando danni a persone o cose.

Un’iniziativa – in sperimentazione anche presso la Riserva Naturale di Metaponto in Basilicata – che trova la sua perfetta applicazione all’interno del Parco archeologico del Colosseo, da sempre impegnato nella salvaguardia e nella valorizzazione del grande patrimonio arboreo conservato al suo interno e che comprende, inoltre, ben 148 alberi ultracentenari, i Patriarchi, testimoni silenziosi dei grandi cambiamenti avvenuti nell’area archeologica.

La piattaforma S23 consente, dunque, una mirata azione di tutela del patrimonio verde, attraverso uno strumento innovativo e di immediata efficacia, utile tanto ai ricercatori, quanto agli agronomi, ai botanici ed agli architetti paesaggisti, consentendo una rilevazione puntuale di possibili criticità ma anche delle tipologie e delle caratteristiche degli alberi stessi.

Uno strumento innovativo, operante in modalità multiscala e multiparametrica, che consente un monitoraggio costante da remoto grazie ad una tecnologia “Remote Sensing” montata su piattaforma satellitare Sentinel2 in grado di captare dallo spazio le variazioni della clorofilla attraverso il Programma Copernicus di ESA.

Grazie ad una strumentazione operante con tecnologia fotogrammetrica, termografica ad infrarosso e radar sarà possibile analizzare lo stato del tronco dell’albero, evidenziandone la pienezza o la presenza di fratture interne; un approccio prossimale Iot Sensing in tecnologia 5G permetterà di mettere in correlazione i dati con le componenti del vento misurate per mezzo di un anemometro locale, installato sulla terrazza della Basilica di Massenzio, monitorando il comportamento dinamico degli alberi sottoposti a sollecitazioni meccaniche.

Grazie al progetto “Space to Tree” il PArCo si dota, oggi, di un nuovo prezioso strumento per la tutela del proprio inestimabile “tesoro” verde contribuendo, anche in tal modo, allo sviluppo di un’economia sostenibile nei suoi diversi aspetti.

In occasione della presentazione sono intervenuti: Alfonsina Russo, Direttore del Parco archeologico del Colosseo, Gabriella Strano, Arch. Paesaggista del Parco archeologico del Colosseo, Domenico Conte, Divisione Sviluppi SW e Ricerca Industriale Digimat S.p.A, Nicola Masini, CNR Research Director and Deputy Director of CNR-ISPC, Rosa Lasaponara, Responsabile scientifico laboratorio ARGON del CNR-IMAA e Nicodemo Abate, Ricercatore CNR-ISPC.

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