La pasta Barilla nello Spazio: a gennaio 3 kg di fusilli a bordo dell’Iss

La pasta Barilla nello Spazio: a gennaio 3 kg di fusilli a bordo dell’Iss

Il progetto sosterrà candidatura della cucina italiana a Patrimonio Unesco

Milano, 14 dic. (askanews) – “Dove c’è Barilla c’è casa”, recitava il claim di una pubblicità anni 80 dell’azienda di Parma. Oggi quella casa diventa l’Iss, la Stazione spaziale internazionale. Il prossimo gennaio infatti tre chili di fusilli, ovviamente Barilla, saliranno nella capsula spaziale che porterà in orbita a bordo della Iss l’equipaggio della missione Ax-3, col colonnello dell’Aeronautica militare Walter Villadei. L’iniziativa è nata dalla collaborazione del gruppo alimentare e il ministero dell’Agricoltura, l’Aeronautica militare e Axiom Space per sostenere la candidatura della cucina italiana a Patrimonio culturale immateriale dell’umanità Unesco.

Gli astronauti preparano e consumano cibo come tutti noi, ma l’assenza di gravità trasforma quella che è una routine quotidiana sulla Terra in una sfida tecnologica. E anche la pasta si deve adattare a queste necessità. Bollire la pasta in microgravità non è infatti possibile. Per questo, i fusilli che verranno inviati nello Spazio sono già cotti e pronti per essere riscaldati e gustati. Il team Ricerca e sviluppo di Barilla ha lavorato per garantire che la ricetta nella sua semplicità, pasta, olio extravergine di oliva e sale marino, rappresenti l’esperienza di gusto che conosciamo sulla Terra e garantisca la tenuta al dente fin da prima del countdown.

Nel corso della missione, inoltre, Barilla coinvolgerà alcuni membri dell’equipaggio nello svolgimento di esperimenti sensoriali, per meglio comprendere i bisogni legati all’alimentazione degli astronauti in condizioni estreme

“Produciamo pasta da più di 140 anni, è un prodotto che ha radici in un passato molto lontano ed è un emblema della cucina italiana nel mondo – ha commentato Paolo Barilla, vicepresidente del Gruppo – Essere parte di questa missione spaziale ci riempie d’orgoglio e ci permette di esplorare una nuova frontiera dell’alimentazione dando agli astronauti la sensazione di sentirsi un po’ a casa”.

“Grazie alla nostra tradizione ed esperienza nell’arte pastaria e alla grande passione per la qualità e l’innovazione, siamo riusciti a realizzare un fusillo che possa essere precotto e stabilizzato senza perdere il buono che da sempre portiamo nelle tavole di tutto il mondo. Il processo è stato messo a punto con cura per garantire che la pasta rimanga consistente e opponga quella piacevole resistenza al morso, che in tutto il mondo rappresenta l’apice dell’esperienza di un buon piatto di pasta italiano – spiega Cristina Gallina, Global discovery center director Barilla – Il prodotto è stato trattato unicamente con il calore, in modo che possa essere sicuro anche conservandolo a lungo a temperatura ambiente, senza l’aggiunta di conservanti o additivi. La nostra pasta condita con olio extravergine di oliva e sale marino è il prodotto più vicino alla tradizione italiana che oggi possiamo portare nello spazio. Per dare nutrimento e piacere agli astronauti italiani e di tutto il mondo”.

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